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Ancelotti: «Peccato la botta a Gattuso»

da Palermo

Da Palermo a... Palermo. Qualche settimana fa la Waterloo in Coppa Italia, ieri la «vendetta», servita su un piatto d'argento dai giocatori del Palermo, bravi a costruire, meno a finalizzare. Per Carlo Ancelotti «rispetto alla partita di Coppa Italia persa qui a Palermo, la squadra mi è sembrata più attenta - spiega l'allenatore del Milan -. Il Palermo ha giocato in velocità, ma è andata bene ugualmente: siamo riusciti a tener bene il campo e, quando i nostri avversari sono calati, abbiamo sbloccato il match. Certo che se nel finale del primo tempo il Palermo avesse fatto gol con Di Michele, nella ripresa sarebbe diventata molto più dura per noi». Gli chiedono un giudizio sulla direzione dell'arbitro Tiziano Pieri, e Ancelotti risponde secco: «Penso che abbia lasciato correre sia da una parte che dall'altra». Ancelotti non nasconde i suoi timori per Rino Gattuso, uscito dal campo dopo uno scontro violento con Grosso. Il mediano del Milan si è fatto massaggiare a lungo la coscia, poi è stato costretto ad alzare bandiera bianca. «Ha preso una botta sulla gamba, credo sia una cosa abbastanza seria - è il commento di Ancelotti -. Non credo sia convocato in azzurro, ha preso una brutta botta».

A Giuseppe Papadopulo la sconfitta odierna non è andata giù: «Non potevamo e non dovevamo essere penalizzati da un risultato del genere».

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