Anche Ancelotti e Galliani oggi in Procura a Napoli

Verrà ascoltato anche Collina. Domani summit dei Pm. «Per ora nessun sospetto sull’ultimo campionato»

da Roma

Dopo Moggi (i verbali del suo interrogatorio potrebbero essere acquisiti dalla Procura di Torino), il presidente della Lega Calcio Galliani, Ancelotti e Collina. Tutte persone informate dei fatti. I pm napoletani Beatrice e Narducci tornano a casa e danno un altro colpo di acceleratore all’inchiesta, con nuove audizioni eccellenti. Il filone investigativo che verrà approfondito - così si giustificano gli interrogatori dell’allenatore rossonero e dell’ex arbitro - è quello che si riferisce a presunti condizionamenti del campionato 1999-2000, che tuttavia non portarono alla conquista dello scudetto da parte della Juventus «in quanto - scrivono i pm - gli accordi illeciti già stabiliti vennero compromessi dal clamore suscitato dall’arbitraggio apertamente favorevole alla squadra torinese da parte dell’arbitro De Santis».
E a sostegno della loro tesi sul condizionamento di quel torneo, i magistrati indicano una intercettazione telefonica del 21 aprile 2005 tra Leonardo Meani, dirigente del Milan ora indagato, e l’ex arbitro Collina, in cui «il primo - scrivono i pm - racconta quanto riferitogli da Ancelotti, all’epoca allenatore della Juventus, non solo circa il fatto che Moggi ogni giovedì conosceva già in anticipo l’esito dei sorteggi arbitrali, ma anche in ordine alla fase finale del campionato. Tutto questo, mentre entrano nell’inchiesta altre dieci partite sospette.
Intanto i pm Palamara e Palaia, titolari dell’inchiesta romana sulla Gea World, convocheranno nei prossimi giorni il commissario tecnico della Nazionale Lippi (ma l’audizione potrebbe anche avvenire nei giorni di ritiro a Coverciano) e forse anche il presidente dimissionario della Figc Carraro. Gli inquirenti continuano a indagare sui calciatori della scuderia di Alessandro Moggi entrati nel giro azzurro. Ieri infatti è stato ascoltato il giocatore della Juventus Chiellini: si cercano riscontri su quanto emerso in alcune intercettazioni telefoniche, ovvero che essere targati Gea prospettava una convocazione in Nazionale. Chiellini sarebbe stato sentito in merito al suo legame con Davide Lippi, figlio del ct azzurro, consulente della stessa Gea e procuratore del nazionale Under 21. Oggi nuove audizioni di calciatori e procuratori, mentre ieri davanti ai pm è comparso Stefano Antonelli, agente di Giovanni Tedesco. Il giocatore fu deferito in seguito alla firma di due procure: la prima con la Gea e, in considerazione del disinteresse manifestato da quest’ultima e del mancato deposito di quell’atto, la seconda con Antonelli.
Per domani è prevista, quasi certamente a Napoli la riunione tra i pm della procura partenopea, quelli di Roma e di Torino, che stanno conducendo i tre filoni principali dell’inchiesta. Un vertice che servirà a coordinare le indagini e nell’occasione i magistrati napoletani dovrebbero consegnare ai colleghi romani documenti, intercettazioni e atti che riguardano il filone della Gea. Ieri è stato anche precisato che l’inchiesta in corso a Napoli non riguarda, «almeno per ora», il campionato appena concluso. Intanto potrebbe aprirsi un nuovo fronte dell’inchiesta a Reggio Calabria. Oggetto, presunti sgarbi e vendette della Gea nei confronti della Reggina dopo il passaggio del difensore Cirillo all’Inter.
E arrivano nuovi guai giudiziari per l’arbitro De Santis.

Il direttore di gara è stato citato a giudizio a Roma per inosservanza di un obbligo del giudice. Secondo l’imputazione, De Santis avrebbe sostituito la serratura dell’abitazione che il giudice civile, in sede di separazione coniugale, aveva assegnato all’ex moglie dell’arbitro di Tivoli.

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