Anche gli industriali in trincea per l’hub

Una «Carta per Malpensa e per lo sviluppo del sistema aeroportuale lombardo» è stata elaborata da Confindustria Lombardia per chiederne il «rafforzamento e realizzare le opere infrastrutturali che interessano il bacino settentrionale». Nel testo, la cui stesura è stata discussa e approvata durante la seduta di giovedì del consiglio regionale, si precisa che «Malpensa è l’hub che serve il Paese e che serve al Paese» e che per questo ha bisogno di un vettore di riferimento per crescere. Nel documento l’associazione degli industriali chiede «un forte impegno delle Regioni» nel coordinare le iniziative dei vari attori che compongono il sistema aeroportuale del Nord e la «conferma dal governo nell’annunciato Piano degli aeroporti della centralità di Malpensa e del sistema aeroportuale del Nord».
«La crisi di Alitalia - recita il documento - non deve pregiudicare inoltre il progetto per l’aumento della dotazione infrastrutturale del Nord». Soprattutto visto che «i dati mostrano che Malpensa costituisce il futuro dell’Italia nel traffico aereo mondiale». Confindustria Lombardia precisa anche che da gennaio a luglio 2007 Malpensa ha registrato un incremento di passeggeri del 9,2 per cento che le consentirà di passare dai 21 milioni di passeggeri trasportati nel 2006 a oltre 23 milioni nel 2007 (Linate più 1,5 per cento e Orio al Serio più 11,2).

Secondo Confindustria Lombardia, inoltre, la realizzazione delle opere infrastrutturali già previste per Malpensa consentirebbe di ampliare la catchment area dell’aeroporto e di stimare per il 2012 un impatto economico pari a circa 500 miliardi di euro, con un incremento del 162 per cento, in termini di valore aggiunto per il territorio comprendente le province da Bergamo a Verbania, da Novara a Verona.

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