Il genio di Leonardo da Vinci per vincere la sfida allExpo 2015. Milano punta su un logo di prestigio, l«Uomo di Vitruvio» per sconfiggere la concorrenza di Torino e Napoli che vorrebbero soffiarle lorganizzazione dellevento. «Il futuro e le tradizioni della città affondano le loro radici nello spirito di Leonardo e nella sua modernità - assicura il sindaco Letizia Moratti -. Perché Milano? Perché non può non essere Milano». Ieri nella sala Alessi di Palazzo Marino una colazione per raccogliere ladesione del mondo della finanza, dellimprenditoria, della cultura e della politica. Da Giorgio Armani a Giulia Maria Crespi, da Bruno Ermolli a Francesco Micheli, da Mario Boselli a Carlo Puri Negri, da Diana Bracco a Salvatore Ligresti e Michele Perini. «Milano - le parole del presidente diessino della Provincia Filippo Penati - è la candidata naturale e a sostegno di questa proposta il governo troverà unite tutte le istituzioni cittadine e lombarde». Da battere ci sarà anche la concorrenza internazionale. Agguerrita quanto mai. Entro il 15 ottobre la domanda al governo, per il 3 novembre la scelta del governo sulla candidata italiana. A gennaio del 2008 la parola passerà al Bureau Internazionale dellExpo, a Parigi.
A spingere Milano «candidata ideale» ci sono i numeri elencati dalla Moratti. Al centro di unarea con quasi 10 milioni di abitanti, come Londra o Parigi, produce il 10 per cento del Pil nazionale, un livello pari a quello di Bruxelles e Madrid. Ha un reddito pro-capite che è quasi il doppio di quello nazionale con un tasso di disoccupazione che è la metà. Ogni anno registra il 40 per cento dei nuovi brevetti dinnovazione e in città vengono venduti 10 milioni di biglietti per spettacoli darte, musica, cinema (come Berlino, Amsterdam, Barcellona). È la sede di 650 show-room di moda ed è la capitale di volontariato, terzo settore, no profit. Per la Moratti Milano è pronta anche perché ha infrastrutture per collegamenti nazionali e internazionali: 30 milioni di passeggeri allanno sono serviti dal sistema aeroportuale formato da Malpensa e tre aeroporti darea. Per il 2015, inoltre ci sarà la linea ferroviaria ad alta capacità. La rete di trasporto locale è sviluppata (150mila viaggiatori giornalieri), è già collegata con il sito dellExpo e ampliabile secondo programmi già avviati. È in grado di mettere a disposizione unarea di 170 ettari per la realizzazione delle strutture necessarie. Milano, infine, è la città più cablata dEuropa. «Pensate che a Shanghai dove stanno organizzando ledizione del 2010 - spiega il sindaco -, hanno chiesto la consulenza alla Fiera di Milano. Aiutiamo gli altri, figuriamoci se non saremo in grado di organizzare la nostra Expo». Il progetto è pronto in ogni dettaglio. «In sei mesi prevediamo dai 25 ai 29 milioni di visitatori, provenienti da 148 Paesi».
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