Mourinho usa il machete, nelle sue affermazioni, i colleghi gli rispondono per le rime, a toni comunque meno alti. Il successore Luiz Felipe Scolari lo definisce semplicemente «un arrogante». «Se Mourinho dice Vincerò 10 campionati, io sono diverso e affermo: Cercherò di vincere 10 campionati. Sono una persona più modesta, vengo dal sud del Brasile, gente differente. Io non sono Josè Mourinho - sinterroga lex ct di Brasile e Portogallo -, quindi perché la gente dovrebbe paragonarmi a lui? Se poi succede che non vince, dal momento che gli allenatori non giocano, è costretto a dare la colpa ai giocatori, io non lho mai fatto». Felipao Scolari è rimasto impressionato dallaccoglienza che il Chelsea ha ricevuto nellultima tournée in Oriente. «Voglio che sia amato nel mondo come il Barcellona e il Manchester United. In Cina cera gente che piangeva per noi, laggiù amano il Chelsea, non come in Inghilterra. Prima cerano solo Real Madrid, Barcellona, Manchester e Milan: la nostra storia non è la loro, non possiamo costruirla in 2-3 anni, neppure in 10. Ma un giorno forse saremo ai loro livelli di popolarità. Puntiamo a Premier League e Champions, tentiamo soprattutto unoperazione simpatia, per far entrare il Chelsea nellélite del calcio mondiale».
Far amare il Chelsea nellorbe terracqueo non è facile, con Mourinho arrivarono due scudetti e tre coppe inglesi ma cocenti eliminazioni in Champions League. Soprattutto limmagine di un tecnico antipatico, che una volta in panchina per la stizza gettò a terra un monitor.
AllInter si è ripreso con il prestigioso 1-0 a Monaco di Baviera, chiudendo la polemica con Ranieri: «A parole ha vinto lui 3-1, ma il mio è stato un gran gol».
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