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Angelo Po «cucina» la crisi

C'è chi la crisi la tiene a bada a suon di investimenti: nel biennio 2008-2009 il gruppo Angelo Po, leader in attrezzature e allestimenti per la ristorazione professionale (fatturato 2008: 116,4 milioni; Ebitda: 12 milioni e mezzo), ha speso 12,5 milioni tra Ricerca e Sviluppo, nuova sede R&D e ampliamento delle unità produttive. «Una scelta strategica mirata a garantirci elevati livelli d'eccellenza - spiega l'amministratore delegato Livio Gialdini. - Qualità, innovazione e leadership restano gli atout con cui puntiamo a vincere la sfida recessione continuando a crescere. Oggi, per linee interne; ma un domani - cogliendo le opportunità che proprio la crisi potrà portare - anche per linee esterne».
5 milioni di euro, in particolare, sono stati investiti nel nuovo Combistar FX, lanciato a fine ottobre al salone "Host" di Milano: un forno il cui design è stato realizzato in collaborazione con MussapiDesign, caratterizzato da innumerevoli brevetti e dal processore computerizzato che controlla automaticamente sino a 20 programmi di cottura, per poi lavarsi e sanificarsi da solo. Il tutto con un abbattimento dei consumi energetici anche del 60% rispetto ai sistemi tradizionali. «Un significativo miglioramento per take-away, catene di ristorazione, centri di cottura pasti e per qualsiasi altro tipo di cucina professionale - commenta Gialdini -, destinata a costituire un nuovo punto di riferimento per l'intero settore». Il Gruppo prevede di ricavare dalla linea FX, entro i prossimi 3 anni, un fatturato di 30 milioni di euro.
La correttezza della strategia adottata - puntare sull'eccellenza e non sul prezzo - trova conferma nell'arrivo di sempre nuove commesse in ambito sia nazionale che internazionale. Tra gli ultimi ordini acquisiti, per un valore complessivo superiore ai 3 milioni di euro, quello da 1 milione di euro per il Nuovo Ospedale Niguarda di Milano di imminente apertura, dove Angelo Po sta allestendo l'imponente cucina centralizzata destinata a preparare 5.000 pasti al giorno. Altre significative forniture sono andate al prestigioso e innovativo Swatch Art Hotel di Shanghai, città dove il Gruppo ha di recente aperto una filiale.
«Grazie anche all'intensificazione delle attività commerciali, ad azioni di controllo dei costi e a un miglioramento dell'efficienza a 360 gradi - spiega Gialdini - stiamo recuperando la flessione verificatasi nei primi sei mesi, con l'obiettivo di chiudere l'esercizio a -12% (dato in assoluta controtendenza rispetto alla media del settore) e migliorando la percentuale della redditività aziendale. Sempre monitorando con attenzione il livello del cash flow aziendale che è previsto in aumento rispetto al 2008, senza alcun ritardo nei pagamenti ai fornitori. Anche quest'anno, dunque, chiuderemo con un utile netto positivo, e con un Ebitda stimato attorno al 10% del fatturato. Siamo inoltre convinti che la caduta del mercato di quest'anno rappresenti un fatto eccezionale e che nel breve-medio termine il settore della ristorazione collettiva riprenderà la sua corsa. In quest'ottica ci stiamo guardando intorno con attenzione per essere pronti ad eventuali acquisizioni che ci consentano di ampliare e potenziare ulteriormente la nostra offerta».
Il gruppo Angelo Po nasce nel 1922, è composto da Angelo Po Grandi Cucine, Sagi, Enofrigo e Rational Production, ed è guidato operativamente dall'amministratore delegato Livio Gialdini, in stretto coordinamento con i nipoti del fondatore: Amerigo (presidente), Alessandro e Rossella Po. Angelo Po Grandi Cucine rappresenta oltre il 65% delle vendite. Oltre il 50% della produzione è destinato all'estero.

Tra i mercati più ricettivi nel 2009, il tedesco e il francese, dove il gruppo ha aumentato la propria quota di mercato del 2%, e quello cinese che, secondo le previsioni, porterà un fatturato di 5 milioni di euro entro il 2011.

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