Cronaca locale

«Anni di guerra 1940-1945», il diario inedito di Thelma de Finetti

In libreria il volume edito da Hoepli sulla testimonianza di una donna americana sulla resistenza a Milano

Il diario inedito di Thelma de Finetti: lo sguardo appassionato di una donna americana sulla resistenza a Milano. Gli anni drammatici della seconda guerra mondiale rivivono attraverso «Anni di guerra 1940-1945», il diario inedito di Thelma de Finetti, in questi giorni in libreria. Mancava per il Nord Italia il punto di vista di una straniera sulle vicende belliche della seconda guerra mondiale in un paese nemico. È questo il valore testimoniale più alto del diario inedito di Thelma de Finetti, cittadina americana, moglie dell'architetto Giuseppe de Finetti, che, dopo avervi portato in salvo i figli, lascia gli Stati Uniti nel 1940 per raggiungere il marito a Milano e stargli accanto negli anni tempestosi del secondo conflitto mondiale.
De Finetti è un architetto affermato, con un chiaro orientamento antifascista e, insieme alla moglie, segue con crescente speranza l'andamento del conflitto. Il diario racconta le vicissitudini che accompagnano gli anni di guerra: i bombardamenti di Milano in cui viene colpita la casa di via del Gesù 6/8 (sede attuale dell' Hotel Four Seasons), la vita da sfollati tra il Lago di Garda e il Lago Maggiore, la partecipazione alla lotta antifascista negli ultimi anni di guerra con atti di eroismo quotidiano, il ruolo delle donne nella Resistenza, fino alla Milano liberata del 1945 in cui Thelma svolge attività a supporto delle truppe americane. Scritto in un stile immediato, nel diario sfilano i nomi di Raffaele Mattioli, Enrico Mattei, Ferruccio Parri, Sergio Solmi di cui si racconta la rocambolesca evasione da San Vittore, fino all'affascinante figura di Hans Deichmann, un antifascista tedesco che trova un sicuro appoggio nei de Finetti. Ad essi si mescolano i familiari di Thelma e Giuseppe, una parte della classe dirigente del dopoguerra, ma anche le tante piccole avventure quotidiane della sopravvivenza in periodo bellico.
Protagonista del libro è anche il marito, il geniale architetto Giuseppe de Finetti di cui Thelma narra la gestazione di Milano un libro uscito soltanto nel 1969 e ristampato da Hoepli nel 2002 a cura di Giovanni Cislaghi, Mara De Benedetti e Pierluigi Mirabelli, destinato a rimanere un testo di riferimento nella storia dell'architettura.
Il volume è arricchito da una iconografia che è di complemento alla lettura e dall'appendice sull'opera di Giuseppe de Finetti, negli anni di guerra di Giovanni Cislaghi che ricostruisce minuziosamente la coeva attività lavorativa dell'architetto milanese, anche grazie a un dossier fotografico parzialmente inedito.
Thelma de Finetti (1897-1998), dopo una gioventù cosmopolita e un matrimonio americano da cui nacquero i due figli Peter e Mary, conobbe Giuseppe de Finetti a Milano nel 1929 e gli fu accanto fino alla morte di quest'ultimo nel 1952.
Tornata negli Stati Uniti promosse la pubblicazione del libro del marito Milano (Etas Kompass, 1969 e Hoepli, 2002) ed ebbe la capacità, tutta americana, di ricominciare per la terza volta la sua lunga vita operosa.


Il diario è pervenuto in donazione all'Archivio Storico di Intesa Sanpaolo, dagli eredi americani dell'autrice (Mary e Peter Worthington), per renderlo consultabile accanto alle carte di Raffaele Mattioli, in virtù del rapporto di profonda amicizia e di reciproco sostegno che legò il marito di Thelma e il banchiere Raffaele Mattioli.

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