«Antimafia, serve una consulta di costruttori e commercianti»

Il Pdl apre alla Commissione antimafia, ma detta tre condizioni. E siamo da capo: perchè per il Pd sono «strumentali» e «pretestuose». Morale. Dopo annunci e fumate nere, la prossima settimana la delibera andrà comunque in aula e il centrodestra proverà a far passare le richieste con gli emendamenti. Ma basta rinvii. Ieri l’ennesima commissione dei capigruppo. La commissione sarà composta solo da consiglieri, il sindaco Giuliano Pisapia lo scorso 7 novembre ha costituito un Comitato di esperti composto dall’avvocato Umberto Ambrosoli, dall’ex editorialista di Repubblica Luca Beltrami Gadola, da Maurizio Grigo, Giuliano Turone e guidato da Nando Dalla Chiesa che in veste di presidente ha la responsabilità di coordinamento. Cinque esperti che svolgeranno attività consultiva e lavoreranno a titolo gratuito per il Comune. Ma una delle condizioni hanno a che fare proprio con il comitato ristretto. Il capogruppo del Pdl Carlo Masseroli pretende che «non ci sia un collegamento tra la commissione consiliare e la consulta del sindaco, su cui peraltro facciamo ancora fatica a comprendere le modalità di scelta e aspettiamo un chiarimento. Altre persone avevano lo stesso valore, se deve essere una ribalta politica per personalità di area vicina, allora meglio che restino dei consulenti gratuiti che si rapportano con Pisapia».
Secondo paletto: il Pdl difende la «necessità di avvalersi anche di una consulta composta da rappresentanti di quel mondo, come il commercio e le costruzioni, e delle parti sociali che sono le più toccate dal problema». Pensa a memnri dell’Unione del commercio, Assolombarda, Assimpredil, sindacati. Terzo, come riferisce il capogruppo Masseroli, il centrodestra chiede che «ci sia una maggiore corresponsabilità tra il presidente (in pole David Gentili del Pd, ndr.) e il vice, gli argomenti di discussione e gli ospiti dovranno essere condivisi». La vicepresidenza sarà affidata a un esponente dei partiti d’opposizione. La capogruppo del Pd Carmela Rozza sostiene che «è una finta apertura, ancora richieste pretestuose ma prima di Natale daremo il via libera in aula». In consiglio tappe forzate sulla delibera che modifica il regolamento della Cosap, la tassa di occupazione del suolo pubblico. L’opposizione cerca di contenere la stangata su tavolini all’aperto e passi carrai a colpi di emendamenti.

Tra gli altri: chiede il blocco dei canoni fuori dalla Cerchia della 90/91 per tutelare i commercianti di periferia e le famiglie dei quartieri popolari. La discussione è iniziata ieri e sono già convocate sedute a oltranza sia giovedì che venerdì. Poi dalla prossima settimana scatterà la battaglia sull’antimafia.

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