Agosto, per il tennis, sarà il mese della rivoluzione: dal trono riservato al numero 1 dei ranking maschile e femminile, scenderanno sia Roger Federer che Ana Ivanovic. Ma le storie che stanno dietro a questi «cambi di regime» sono molto diverse.
Il circuito Atp ha un padrone dallormai lontano 2 febbraio 2004: sono più di quattro anni che Roger Federer guarda tutti dallalto. In questo periodo ha fatto incetta di trofei e di record: se non fosse che vuole superare il record di vittorie nei tornei del Grande Slam (ora detenuto da Sampras a 14, mentre lo svizzero è ancora a 12), potrebbe tranquillamente ritirarsi. Sportivamente ha conquistato 55 trofei, economicamente ha superato i 10 milioni di dollari di compensi. Poi ha trovato sulla sua strada un fenomeno, mancino, che viene dalla caliente Spagna: super Nadal. Probabilmente lunico cruccio di Federer è che la sua carriera verrà ricordata spezzata in due. La prima metà come quella del «cannibale» pigliatutto. La seconda metà come quella dellinchino fin troppo gentile a Rafa.
A meno che lorgoglio del leone ferito non lo riporti ai livelli del 2006 o del 2007: gli appassionati ci sperano.
Tra le donne la situazione invece è diversa: una volta che la Henin, salda al comando, ha deciso di lasciare il mondo del tennis, la prima posizione è diventata un affare per molte.
Dapprima lonore del «numero uno» è toccato a Maria Sharapova, ora è il turno di Ana Ivanovic e a breve arriverà Jelena Jankovic. Giocatrice forse più solida e continua delle altre due ma non una numero uno in senso stretto. E bisogna stare attenti anche al ritorno delle sorelle Williams...
Ora che luniverso della racchetta sta per sostituire i vecchi primatisti, non rimane che ricordare quando avverranno i rispettivi sorpassi: per Nadal ci sono tre date possibili (già domani, l11 o il 18), a seconda di come concluderà il suo torneo a Cincinnati. Jelena Jankovic invece ha già la data da fissare col pennarello rosso sul calendario: lunedì 11 agosto.
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