È arrivata dal Camerun quattro anni fa. Di origine bantù, è iscritta alla facoltà di Economia: «Andrò dove mi porterà il lavoro» «Sono una bambina del mondo» Dominique Ghislaine studia a Milano e canta nel coro della trasmissione Markette: «Sia

«In università uno di noi ha fondato un’associazione per far socializzare gli studenti»

Di giorno è una studentessa in Economia alla Cattolica; di sera è una cantante del coro gospel di Markette, la trasmissione di Piero Chiambretti su La7: probabilmente il programma tivù più multietnico in Italia che, senza mai parlare di immigrazione e con la sola partecipazione di numerosi stranieri, realizza un’operazione d’integrazione mediatica (e non solo) più efficace di qualunque trattato di sociologia.
Lei si chiama Dominique Ghislaine di nome e Abousse Mimbang di cognome, in onore dei suoi più stretti familiari, il padre prima di tutti, come si usa nella sua tradizione. Ventiquattro anni, sottile come un giunco e occhi da cerbiatta, Dominique è di origine bantù, l’antica e orgogliosa civiltà del Continente subequatoriale. La sua storia parte da lontano, da Yaoundé, capitale del Camerun, dove è nata in una benestante famiglia patriarcale: padre chimico della società delle acque (protestante), mamma casalinga (cattolica), dieci fra sorelle e fratelli, tutti laureati e sparsi per il mondo. Lei è l’ultima, la principessina di casa.
«Nostro padre ci ha sempre spronati allo studio - racconta -. E noi abbiamo seguito le sue idee con convinzione». Un lampo di commozione negli occhi e un attimo di silenzio. L'amato genitore è mancato da pochi giorni e il dolore in certi momenti non sa essere raccontato.
Dominique ricorda di come è arrivata a Milano quattro anni fa, dopo la maturità classica, per raggiungere un paio di sorelle: la prima medico al San Gerardo di Monza (tra l’altro è promotrice di un’associazione per la tutela della salute della donna e del bambino nella zona dell’Africa subsahariana); la seconda, un’igienista dentale laureata alla Statale. «Non parlavo mezza parola d'italiano - sorride -, così mi sono iscritta a un corso di lingue intensivo mentre frequentavo il primo anno di Economia alla Cattolica».
Oggi Dominique parla benissimo la nostra lingua, oltre al francese e all’inglese che s’insegna nelle scuole del Camerun, ex colonia francese e britannica, e il maka, uno dei numerosi dialetti locali. Nel frattempo è piena di amici. «Alla Cattolica ci sono molti africani (vedi pagina in alto, ndr), tra cui 16 camerunensi - spiega -. L’anno scorso uno di noi ha creato un’associazione che si chiama PSA (Presenza Studentesca in Cattolica), un modo per socializzare, ma soprattutto per segnalare agli altri studenti italiani che anche noi ci siamo». Allude a forme di razzismo? «Assolutamente no. Piuttosto di indifferenza. Una volta esaurita la curiosità iniziale nei nostri confronti, subentra un certo disinteresse».
Ma la cosa che in questo momento la diverte di più è lavorare nella trasmissione di Markette: «È un gruppo di lavoro formidabile. Chiambretti è incredibile: non c’è ospite che non riesca a far parlare». Dominique è arrivata a Markette grazie a un amico che già cantava nel coro: un’audizione, un breve colloquio, un provino con la coreografa Ambra Svanini e l’ok finale del conduttore.
«I personaggi che più mi piacciono? L’ex moglie di Calderoli, Sabina Negri, ha sempre la battuta pronta.

Non scherza neanche la modella slovacca Andrea Leotska». Dominique non sa ancora cosa farà in futuro. A Milano si sente a casa: «Sono una bambina del mondo. Andrò dove mi porterà il lavoro». E nel mondo globale una laurea in Economia si spera che conti.

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