Il Louvre dovrà restituire opere antiche all'Italia sottratte illegalmente

Sta per essere raggiunto un accordo che riporterebbe alcune preziose opere d'arte attualmente al Louvre, nel nostro Paese, dove sono state esportate in maniera illecita

Il Louvre dovrà restituire opere antiche all'Italia sottratte illegalmente
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Sarebbero state esportate in modo illegale e acquistate dal Louvre senza controllare accuratamente la provenienza, alcune importante opere antiche appartenenti al nostro Paese, per questo da mesi sono in corso trattative con il museo per la restituzione. Tra i pezzi più pregiati un’anfora del V secolo a.C. attribuita al “pittore di Berlino”, artista della ceramica ellenica la cui identità è ancora ignota. L'ogetto sarebbe stato acquistato nel 1994 in un’asta da Sotheby’s, ma i precedenti passaggi non sono molto chiari.

I reperti che torneranno in Italia

Oltre a questo, sono presenti un esemplare di vaso antico del pittore di Ixion datato tra il III e il IV secolo a.C. e un altro cratere attribuito al pittore di Antiménès decorato con scene mitologiche. Tra le opere di grande valore compaiono anche una coppia di nereidi, le ninfe del mare, native dai territori pugliesi. Molte di queste opere, come riportato dal quotidiano La Repubblica, sarebbero passate per le mani di un mercante italiano, Gianfranco Becchina, che le avrebbe poi vendute al Louvre negli anni Ottanta, senza che il museo avesse fatto le giuste verifiche sulla provenienza. Il ritorno nel nostro Paese, sarebbe quindi merito di due archeologi e dell'intervento del ministro Sangiuliano.

Le indagini sui traffici illeciti

Il merito di scoprire la provenienza illecita di alcune di queste opere si deve a due archeologi italiani Maurizio Pellegrini e Daniela Rizzo, che insieme a Christos Tsirogiannis un esperto danese, hanno indagato sui vari passaggi portando avanti una vera e propria inchiesta sulle attività illecite che hanno poi comunicato alle autorità competenti.

La domanda di restituzione

Era già qualche anno che l'Italia aveva fatto richiesta di restituzione di alcune opere, ma l'ex presidente del museo Jean-Luc Martinez, non aveva mai dato nessun seguito alla domanda. Con il cambio di guardia ai vertici del museo, dove ora c'è la critica d’arte Laurence des Cars, le cose stanno andando diversamente e sono state già annunciate l'avvio delle indagini in Francia per capire l'esatta provenienza delle opere e la modalità con cui sono state acquistate, perché come riportato dalla direttrici in un'intervista a Le monde: “Ritengo che delle opere di dubbia provenienza siano una macchia nelle collezioni del Louvre”. Fondamentale anche l'intervento del ministro della cultura Sangiuliano che lo scorso febbraio, durante una visita a Parigi, ne aveva fatto richiesta ufficiale.

I rapporti tra Italia e Francia

Al contrario di quello che è spesso successo in politica, per quanto riguarda gli scambi culturali tra Francia e Italia le cose sembrano andare molto bene, tanto che è stata appena approvata la mostra Naples à Paris che vede il prestito al Louvre di numerose opere

appartenenti al Museo di Capodimonte. Si spera quindi che l'autunno oltre ad un po' di refrigerio, riporti anche nel nostro Paese i reperti, in attesa prima o poi, che faccia rientro anche la nostra Gioconda.

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