«Non voglio che di questo incontro restino solo parole di circostanza». Come un refrain, con ogni interlocutore Zambetti ha sottolineato sempre questo concetto: «Quando si parla con gente che rappresenta i lavoratori non si può che comunicare con franchezza». Una «tecnica» che gli ha permesso aprire nuovi canali per future collaborazioni, chiudere il progetto «Milano Style Polonia» realizzato nel 2007 sulla base di una convenzione con lUnione Artigiani e di presentare la prossima apertura di tre showroom che esporranno proprio a Varsavia mobili, elementi e complementi di arredo, moda, accessori moda e beni per la casa realizzati dallUnione Artigiani Provincia di Milano, Confartigianato Lecco e Associazione Artigiani di Brescia e Provincia. «Sono molto soddisfatto perché questi showroom - precisa lassessore - non saranno semplici vetrine per vendere, ma piuttosto l'espressione delleccellenza lombarda che in questa occasione ha dimostrato grande capacità di apertura». Dalla Brianza alla Masovia «per far in modo che la globalizzazione diventi unopportunità per le piccole medie imprese che altrimenti rischierebbero di essere schiacciate e ora invece, proprio attraverso lesportazione, hanno la possibilità di rinnovarsi».
Durante la due giorni polacca, agli incontri istituzionali di Zambetti, si sono alternati gli incontri «business to business» organizzati da Silvia Lambertini e Paolo Sacchi di Promos. Un calendario fitto di appuntamenti che ha dato la possibilità a ciascun imprenditore di incontrare lavoratori polacchi con attività simili alla propria. Molti di questi colloqui hanno permesso agli artigiani lombardi, partiti in missione per Varsavia di tornare in Italia con un contratto già firmato. Accordi che permetteranno «uno scambio culturale e commerciale che si è già dimostrato fruttuoso sia per le istituzioni che per gli imprenditori».
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