Asili, il Comune chiede scusa ma le mamme non si placano

Palazzo Marino aprirà le materne l’8 settembre. Genitori pronti al ricorso: «Il via era atteso per oggi»

Il sindaco fa mea culpa. Dopo le polemiche sollevate dai genitori che hanno i bimbi alle materne, e che quest’anno si trovano costretti a risolvere il problema di «sistemarli» fino all’8 settembre perchè solo a metà agosto il Comune ha deciso di posticipare l’apertura degli asili, Letizia Moratti ammette che «c’è stato un problema di comunicazione» tra l’amministrazione e le famiglie, ne ha parlato anche con l’assessore all’Educazione Mariolina Moioli e «potrebbe essere migliorato». La decisione di accogliere i bimbi nelle scuole d’infanzia solo da lunedì prossimo è stata presa, spiega, «per uniformare l’apertura delle materne a quella delle scuole, per consentire ai genitori di avere gli stessi giorni di inizio».
Ma, a quanto pare, alla famiglie le scuse non bastano. Tant’è che per questa mattina alle ore 9.30 hanno organizzato una «colazione di protesta» in largo Treves. «Dato che la nostra richiesta di ripristinare l’apertura al 2 settembre non è stata accolta - spiegano le mamme e i papà riuniti nell’associazione ChiedoAsilo - invitiamo tutti i genitori, bambini, educatrici e tutti i lavoratori della scuola a portare i bambini a fare colazione sotto gli uffici dell’assessorato». Non solo. Gli stessi genitori che guidano la rivolta ieri mattina si sono riuniti nella sede di Assoconsumatori per stabilire le linee di azione contro il Comune. «Abbiamo preparato un ricorso per anticipare la data di apertura facendo leva sulla legge di autotutela che permette ad ogni ente di annullare un proprio provvedimento considerato sbagliato in seconda analisi - spiega il presidente dell’associazione dei consumatori, Alessandro Miano -, ma se anche domani (oggi, ndr.) le porte rimarranno chiuse, presenteremo anche un esposto in Procura per interruzione di pubblico servizio».

Palazzo Marino, si lamenta Sara Zanisi, rappresentante di ChiedoAsilo e mamma di un bimbo di quattro anni, «ci ha avvisati delle nuove date con un laconico sms solo il 27 agosto, quindi sono dovuta rimanere a casa dal lavoro per stare con mio figlio». Altri sono dovuti ricorrere a baby sitter e altre soluzione di emergenza. I nidi invece riapriranno come era previsto le porte questa mattina.

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