Assessore Udc in bilico Il Pdl arruola i piccoli per vincere subito

Verga sull’orlo delle dimissioni. Podestà: "Casini è indeciso e qui Baruffi gli svuota il partito". De Corato: "Alleanza da allargare"

Assessore Udc in bilico 
Il Pdl arruola i piccoli 
per vincere subito

Torna a riunirsi il tavolo Lombardia. All’ordine del giorno il caso Udc e le liste civiche, temi nazionali che scatenano dibattiti e controversie anche a livello milanese. Guido Podestà, coordinatore regionale del Pdl, ospiterà a Palazzo Isimbardi il vertice del partito con il sindaco, Letizia Moratti, il presidente della Regione, Roberto Formigoni, e la consueta partecipazione di ministri e sottosegretari.
Podestà invita a temporeggiare nonostante le spinte della Lega contro il partito di Casini: «L’Udc lombarda si sta svuotando, come dimostra l’uscita dell’ex segretario regionale Baruffi. L’elettorato milanese dell’Udc è tradizionalmente vicino al centrodestra. Aspettiamo fiduciosi, anche se Casini fa un passo avanti e uno indietro». Baruffi ha aderito al Pid, i Popolari Italia Domani di Saverio Romano, che può contare su un gruppetto di parlamentari e deputati regionali siciliani e così anche su possibilità di penetrazione tra i siciliani milanesi.
La convinzione diffusa nel Pdl è che l’Udc confermerà la decisione di correre nel Polo della Nazione, con Api e Fli, ma mantenere buoni rapporti è importante per riguardo verso gli elettori moderati e per evitare di dover cedere assessorati o incarichi nelle controllate al terzo polo in un eventuale ballottaggio. Meglio raggiungere un accordo adesso con i “piccoli” come Pid, la Destra, Nuovo Psi, piuttosto che arrivare al secondo turno e dare così spazio alle richieste di Casini e alleati. L’appello arriva anche dal vicesindaco, Riccardo De Corato: «Allarghiamo la coalizione con chi ci sta, in modo da vincere al primo turno».
L’obiettivo è anche spostare le contraddizioni in casa centrista, dove l’uscita dell’assessore Gianni Verga dalla giunta, prevista subito dopo la nascita del Partito della Nazione di fine gennaio, scatena ulteriori divisioni. Verga, da sempre molto vicino al Pdl, si è preso il fine settimana di tempo per decidere se dimettersi per sancire la “terzietà” dell’Udc, come gli chiede buona parte del partito, o mantenere l’incarico come segnale di continuità. Tra gli esponenti dell’Udc in buoni rapporti con la Moratti anche il capogruppo a Palazzo Marino, Pasquale Salvatore. La questione Verga è all’ordine del giorno della direzione regionale dell’Udc di domani, quando anche Pierferdinando Casini sarà a Milano. Tra gli impegni del segretario udc, l’incontro fra le delegazioni di Udc, Fli e Api.
Tornando in casa Pdl, l’assessore morattiano Mariolina Moioli può giocare un ruolo nel catturare i consensi di un’area cattolica scontenta dell’Udc. È una delle ragioni per cui una lista, più o meno civica, guidata dalla Moioli, è vista di buon occhio dai vertici del partito. Oltre tutto la Moioli è di Bergamo e i suoi elettori sono d’opinione e non di radicamento territoriale: in altri termini, non ruba voti a nessuno.
Il tema liste civiche sarà affrontato oggi al tavolo Lombardia. Si parla di una Lista Verde e di una Lista Giovani. Podestà non è pregiudizialmente contrario, purché non si tratti di pezzi del Pdl. «È importante che le liste civiche vadano a prendere elettorato che altrimenti non avremmo, peschino tra gli astensionisti e non siano costituite da esponenti del Pdl. Come per ogni regola, possono esserci eccezioni» spiega Podestà.

L’allusione è a Giovanni Terzi, la cui candidatura all’esterno del Pdl potrebbe sottrarre voti al partito. Ma allargare la maggioranza è indispensabile per vincere al primo turno: al momento i sondaggi danno il sindaco leggermente al di sotto della soglia.

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