«Assurdo volere la bocciatura della figlia»

Polistena riaprirà lo scrutinio come deciso dal Tar: «Dovremo motivare la promozione»

«Sinceramente non capisco questi genitori. Non condivido l’accanimento che stanno dimostrando nei confronti della loro figlia per farle perdere un anno di scuola. È assurdo». A parlare è Giuseppe Polistena il preside del liceo Manzoni che settimana prossima riaprirà lo scrutinio per giudicare una seconda volta la pagella di un’alunna di prima promossa a giugno.
Lo ha deciso il Tar della Lombardia che ha sospeso la promozione della liceale Emma, dopo che i genitori Francesca ed Emiliano avevano contestato la decisione del collegio docenti del Manzoni. «Nessuno si può arrogare il diritto di giudicare fuori dalle competenze - Polistena che da settembre ha sostituito Walter Cavalieri condivide la posizione del collega e difende la decisione dei suoi docenti -. È il consiglio di classe che giudica i ragazzi e la pretesa che qualcuno esterno a quell’organo si esprima è indebito come principio. Con questo non voglio dire che i giudici abbiano sbagliato. Per ora i magistrati hanno chiesto chiarimenti».
Che cosa succederà dunque settimana prossima? «I professori avranno il compito di motivare la decisione. In genere noi spieghiamo perché bocciamo e non perché promuoviamo. Questa volta motiveremo la promozione». Allora confermerete lo scrutinio di giugno? «Non sono in grado di dire quello che gli insegnati decideranno. Il tribunale non è entrato nel merito ha chiesto solo che sia chiarito il percorso». Quanto tempo servirà per il nuovo scrutinio? «Due o tre ore basteranno per analizzare la questione. I professori ripartiranno da zero».
Il preside Polistena esprime anche la sua posizione: «Dal punto di vista psicologico non capisco i genitori.

Sono nelle scuole da trent’anni e ho imparato che un adolescente ha enormi capacità di recupero». Più cauto il direttore scolastico Giacomo Dutto: «Se la scuola ha autonomia di giudizio è pur vero che il nostro Paese dà gli strumenti per rivedere questi pareri». La settimana prossima il verdetto.

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