«Atene vende le isole per pagare i debiti» Ma il premier sinfuria e smentisce tutto
26 Giugno 2010 - 02:06Non solo la preoccupazione per il terrorismo, che costringe la Grecia a tenere lo stato di massima allerta nel timore di nuovi attentati dopo quello contro il ministero dellInterno che ha provocato un morto. Il problema principale della Grecia resta quello economico. Così Atene avrebbe deciso di mettere in vendita o di affittare per lunghi periodi alcune delle sue seimila isole, nel disperato tentativo di rimpinguare le casse dello Stato e ripagare il gigantesco debito contratto con i partner europei e con il Fmi. Lindiscrezione arriva dal quotidiano britannico Guardian secondo il quale la Grecia è pronta a cedere anche una parte di Mikonos, una delle isole più amate, a un miliardario disponibile a investire una lauta somma di denaro per la costruzione di un resort di superlusso. Altri appezzamenti di terreno in vendita si troverebbero sullisola di Rodi. Russi e cinesi sarebbero i più interessati a questo genere di affari. Anche Roman Abramovich, il miliardario proprietario del Chelsea, starebbe valutando lopportunità di comprare una delle isole greche, anche se il portavoce ha smentito laffare.
Eppure, a poche ore dalla circolazione della notizia, è il premier greco Giorgio Papandreou in persona a smentire seccamente che nel memorandum di accordo con Ue e Fmi il suo governo avrebbe dato come garanzia le proprietà demaniali dello stato. Rispondendo in parlamento a uninterrogazione del leader dellestrema sinistra (Syriza) Alexis Tsipras, il premier ha assicurato, in tono irritato e anche un po ironico, che «non saranno pignorati né il Partenone né le isole né le spiagge e neppure gli ospedali greci».
Secondo il sito «Private Islands» specializzato nella vendita di atolli sparsi nel mondo, alcuni autentici gioielli come lisola di Nafsika, unoasi di 1235 acri nel Mar Ionio, sarebbe in vendita per 15 milioni di euro. Ma il prezzo di alcune isole non supera i due milioni di euro, alla portata anche dei semplici «ricchi», senzaltro inferiore a quello di una casa nei quartieri londinesi di Chelsea e Mayfair.