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Attacco a Gomorra I Casalesi «spogliati» di due miliardi in pochi giorni

Un sequestro al giorno. Anche ieri, il clan dei Casalesi ha subito un duro colpo dallo Stato. I carabinieri del Comando provinciale di Caserta hanno sequestrato beni per 660 milioni di euro alla cosca capeggiata da Francesco Schiavone, detto «Sandokan», da 12 anni rinchiuso in carcere in regime di 41 bis. Venerdì scorso, allo stesso clan, i carabinieri casertani e del Ros di Napoli avevano sequestrato beni per un miliardo e trecento milioni di euro. Negli ultimi 5 giorni, i sequestri ai casalesi sono stati ben 3 (due dei carabinieri uno della Dia), per un totale di quasi due miliardi ma, a questi va aggiunto il lago d'Averno il cui valore storico e patrimoniale è inestimabile. E, ieri, per fare il punto della situazione e dare un nuovo impulso alla lotta alla camorra, il ministro dell'Interno, Roberto Maroni ha presieduto un vertice tra le varie forze di polizia nella Prefettura di Caserta, cui hanno preso parte il capo della Polizia Manganelli, il comandante generale dei carabinieri Gallitelli e il Procuratore di Napoli, Giovandomenico Lepore, coordinatore della Direzione distrettuale antimafia. Le tre inchieste che hanno portato ai maxi sequestri sono state coordinate dai procuratore aggiunto Federico Cafiero de Raho. Tra i beni sequestrati alla camorra vi sono anche due importanti industrie specializzate nella lavorazione, impacchettamento e distribuzione dello zucchero. Si pensi che soltanto uno dei due opifici, la «Commerciale europea» è stato valutato 220 milioni, l'altro, intorno ai 100. Nelle mani dello Stato, anche i conti correnti del clan: non ancora quantificato l'importo ma si tratta di svariate decine di milioni in base a una prima stima.

«Questo è il governo che ha stabilito il record nell'aggressione ai patrimoni della criminalità organizzata e che può vantare risultati che nessun altro governo del passato ha potuto vantare. Rivendico al nostro governo questi risultati» ha detto Maroni, commentando gli ultimi successi dello Stato contro camorra, mafia e ’ndrangheta.

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