Da dicembre tornerà osservabile, e già ora 3I/Atlas è al centro dell’attenzione globale. Tra astronomi, appassionati e persino celebrità come Elon Musk e Kim Kardashian, questa cometa interstellare sta catturando l’immaginazione di chiunque guardi il cielo con curiosità. Ma cosa rende davvero speciale 3I/Atlas, e perché le sue caratteristiche insolite hanno scatenato un dibattito che spazia dalla scienza alle ipotesi sugli extraterrestri?
Nuove immagini ravvicinate dalla Cina
La cometa 3I/Atlas è stata recentemente immortalata dalla sonda cinese Tianwen-1, attualmente in orbita attorno a Marte. Le immagini raccolte offrono una prospettiva ravvicinata di questo oggetto celeste unico, mentre negli Stati Uniti la NASA resta temporaneamente paralizzata dal blocco amministrativo (shutdown).
La pressione pubblica sulla NASA è crescente: molti richiedono la pubblicazione delle fotografie catturate dalla telecamera HiRISE a bordo del Mars Reconnaissance Orbiter, scattate tra il 2 e il 3 ottobre. L’ultima richiesta ufficiale è arrivata dalla deputata repubblicana Anna Paulina Luna, che ha contattato direttamente l’agenzia spaziale per ottenere chiarimenti e aggiornamenti sulle osservazioni. Nel frattempo, la curiosità popolare cresce. 3I/Atlas, grande quanto l’isola di Manhattan, continua a sorprendere astronomi e appassionati di tutto il mondo per le sue caratteristiche insolite e misteriose.
Perché “interstellare”
Scoperta solo lo scorso luglio, 3I/Atlas è immediatamente diventata famosa come il terzo oggetto di origine interstellare mai osservato all’interno del sistema solare. La classificazione come interstellare deriva dalla sua orbita iperbolica, che non segue un percorso chiuso intorno al Sole: tracciandone la traiettoria, risulta evidente che proviene da oltre i confini del nostro sistema solare.
L’interesse mediatico è ulteriormente esploso dopo l’intervento di Avi Loeb, celebre astronomo di Harvard, che ha avanzato l’ipotesi provocatoria secondo cui 3I/Atlas potrebbe essere una tecnologia aliena. Il suo blog su Medium ha raccolto in pochi giorni migliaia di lettori, tutti in attesa di nuove “anomalie” legate alla cometa, anche se la comunità scientifica rimane decisamente scettica.
Anomalie sorprendenti
Secondo Loeb, i dati raccolti dai satelliti SOHO, STEREO e GOES-19 mostrano che la cometa ha subito un improvviso aumento di luminosità, molto più marcato rispetto alle comete “classiche”. La sua brillantezza cresce seguendo una legge esponenziale sorprendentemente ripida, ben oltre i valori tipici di una cometa normale.
Un’altra caratteristica insolita riguarda il colore blu intenso. Normalmente le comete appaiono più rosse, a causa della polvere che diffonde la luce solare, ma la tonalità blu potrebbe indicare gas ionizzati o una composizione chimica insolita. Loeb segnala inoltre movimenti non spiegabili solo dalla gravità durante il perielio, come se la cometa fosse spinta da un “razzo naturale” generato dal degassamento dei materiali volatili.
In un’ipotesi più estrema, Loeb non esclude che la cometa possa avere un motore interno, un dettaglio che invita la comunità scientifica a considerare seriamente dati apparentemente inspiegabili, senza scartarli a priori.
Le opinioni della NASA e dei personaggi famosi
A raffreddare gli entusiasmi ci ha pensato l’ex capo ad interim della NASA Sean Duffy, che ha sottolineato sui social che non esistono minacce né segnali di vita extraterrestre associati a 3I/Atlas. Ma il dibattito è uscito dal mondo scientifico e ha catturato l’attenzione delle celebrità: l’influencer Kim Kardashian ha commentato sui social, scrivendo: “Aspetta... che succede con 3I/Atlas?!?!!!!!???”
Anche Elon Musk, intervistato nel podcast The Joe Rogan Experience, ha ipotizzato scenari spettacolari: se davvero 3I/Atlas fosse un’astronave aliena, la sua enorme massa e la possibile composizione metallica a base di nichel le conferirebbero “il potenziale per distruggere un continente… forse peggio”. Queste dichiarazioni hanno riacceso la fantasia dei complottisti online, che già parlano di segnali radio misteriosi e di un possibile arrivo imminente degli alieni.
La scienza rassicura: nessuna minaccia per la Terra
Nonostante l’attenzione mediatica, la NASA rassicura: 3I/Atlas non rappresenta alcuna minaccia per il nostro pianeta, poiché il suo avvicinamento massimo si fermerà a circa 1,8 unità astronomiche (circa 270 milioni di chilometri). La cometa è stata visibile dai telescopi terrestri fino a settembre 2025, ma poi è scomparsa temporaneamente perché troppo vicina al Sole, e ricomparirà nel dicembre 2025 dall’altra parte della stella, dando inizio a una nuova fase di osservazioni.
Il nome
3I/Atlas deriva dal progetto ATLAS (Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System), un programma di telescopi terrestri finanziato dalla NASA per individuare asteroidi e oggetti potenzialmente pericolosi. La lettera “I” indica la natura interstellare, mentre il numero “3” segnala che è il terzo oggetto interstellare noto.
Hubble cattura il cuore della cometa
Il Telescopio Spaziale Hubble ha catturato un’immagine di 3I/Atlas il 21 luglio 2025, quando si trovava a circa 277 milioni di miglia dalla Terra. Le foto hanno rivelato un nucleo solido e ghiacciato da cui si stacca un cappuccio di polvere a forma di lacrima, un dettaglio unico che conferma il suo carattere straordinario.
L’osservazione di Hubble ha permesso anche di notare come, seguendo la traiettoria iperbolica della cometa, le stelle di sfondo appaiano leggermente striate, un effetto tipico delle esposizioni prolungate su oggetti in rapido movimento. In conclusione, 3I/Atlas rappresenta uno dei misteri più affascinanti del cielo recente. Le sue anomalie fisiche, la provenienza interstellare e le speculazioni su una possibile tecnologia aliena la rendono un fenomeno che trascende la semplice osservazione scientifica, coinvolgendo il pubblico, le celebrità e persino i complottisti.
Le prossime osservazioni, in particolare con il Telescopio Spaziale James Webb e Hubble, saranno cruciali per capire se le
caratteristiche di 3I/Atlas sono davvero uniche o se si tratta di fenomeni naturali ancora poco compresi. Nel frattempo, la cometa rimane una superstar cosmica, pronta a stupire il mondo da dicembre in poi.