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La bidella pendolare non viaggia più. Giuseppina trasferita a Caivano: "Felicissima"

La donna, la cui storia aveva alimentato il dibattito sul web, ha ottenuto l'assegnazione provvisoria in un istituto del Napoletano

"Felicissima". La bidella pendolare non sarà più pendolare: trasferita a Caivano

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"Felicissima". La bidella pendolare non sarà più pendolare: trasferita a Caivano

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La sua vicenda aveva tenuto banco a lungo per la singolare situazione da lei raccontata tramite i media: una storia che parlava di pendolarismo quotidiano da Napoli a Milano per lavorare come bidella presso il liceo Boccioni.

Con uno stipendio non sufficiente a consentirle di prendere in affitto neppure una stanza nel capoluogo meneghino, Giuseppina Giugliano, questo il nome dell'operatrice scolastica, era costretta a fare la spola ogni giorno tra Napoli e Milano: ora, stando almeno a quanto da lei stessa riferito sulla pagina personale Facebook, non dovrà fare più la pendolare di lunga percorrenza, essendo stata assegnata, almeno pro tempore, a un istituto scolastico di Caivano.

La vicenda

La storia della bidella, venuta alla luce dopo l'intervista concessa a Il Giorno il 17 gennaio 2023, aveva in realtà diviso l'opinione pubblica, tra coloro che credevano al suo racconto e l'avevano scelta come simbolo dell'annoso problema del caro-affitti o di quello della precarietà del lavoro in Italia, e quanti invece avevano messo in dubbio la veridicità delle sue parole, bollando la vicenda come fake news.

"A settembre sono diventata di ruolo come operatrice scolastica in un liceo milanese e ho provato a cercare una casa che non costasse troppo, considerando che il mio stipendio mensile è di 1.165 euro", aveva spiegato la donna."Mi sono resa conto che ormai a Milano è più facile trovare un ago in un pagliaio: anche in periferia i prezzi degli affitti non scherzano affatto, per non parlare della vita che al Nord ha un costo decisamente molto più elevato che al Sud. Insomma, tutti questi fattori mi hanno portato alla scelta di fare la pendolare", aveva aggiunto. Tutti i giorni Napoli-Milano e rientro, una vita quasi impossibile.

I dubbi

Tanti avevano iniziato a interrogarsi se potesse davvero essere più economico viaggiare quotidianamente sui mezzi dell'Alta velocità piuttosto che prendere una stanza in affitto a Milano o provincia. Secondo la bidella "facendo così tanti viaggi in treno nell’arco di un mese, riesco ad accumulare un sacco di punti che mi danno la possibilità di avere degli sconti, e prenotando i biglietti con largo anticipo li pago scontati grazie alle offerte". Ciò significava pagare 400 euro al mese, meno di un affitto a Milano.

I conti fatti dai responsabili di Italo e Trenitalia avevano parlato di spese ben superiori, fino a 1320 euro, quindi oltre il prezzo di una stanza in affitto. Oltre ciò, studenti e professori del Boccioni avevano rivelato a Fanpage di non vederla a scuola da un annetto. La stessa bidella poco dopo aveva ammesso: "A causa di tutti questi viaggi mi sono ammalata perché sin da piccola soffro di problemi ai polmoni". Con questo aspetto si era chiusa la vicenda, e della collaboratrice si erano perse le tracce.

Nuova vita

Almeno fino a questo nuovo anno scolastico: stando a quanto riferito su Facebook, è stata assegnata provvisoriamente a una scuola del napoletano fino al 30 ottobre del 2024."Lavora presso Istituto Istituto Superiore F. Morano", si legge sul profilo social, ovvero nell'istituto di Caivano visitato lo scorso agosto dal premier Giorgia Meloni.

La donna si è detta "felicissima" per la nuova esperienza lavorativa.

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