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"Discriminazione di governo". Delirio totale di Jebreal sul video di Milano

La giornalista strumentalizza il video dell'arresto del trans per attaccare il governo: ecco cosa ha detto

"Discriminazione di governo". Delirio totale di Jebreal sul video di Milano

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Il video, diventato subito virale, in cui si vedono quattro vigili che arrestano un trans, un brasiliano irregolare e con precedenti penali, prima di ammanettarlo e di caricarlo in macchina, ha scatenato a sinistra le solite polemiche. Tra questi non poteva certo mancare anche Rula Jebreal. Che non ha perso un solo minuto di tempo per condividere su Twitter un post che fa acqua da tutte le parti. Non che per lei sia una novità, visto che oramai i suoi interventi pubblici si stanno rivelando sempre delle clamorose gaffe. Basti pensare per esempio a una delle ultime, quando è riuscita a dare la colpa al governo Meloni del fatto che l'Italia fosse al 41esimo posto al mondo per la libertà di stampa (aveva recuperato ben 17 posizioni nell'ultimo anno, di cui sette mesi sotto il centrodestra).

Ecco cosa ha scritto: "Tre poliziotti italiani hanno brutalmente aggredito, spruzzato pepe e preso a calci una donna trans disarmata a Milano. Criminalizzare e incitare alla violenza contro il transgenderismo ha conseguenze letali… la cosiddetta ideologia di genere è usata per giustificare la discriminazione del governo". Come si dice in questi casi, ne avesse azzeccata una.

Detto che ci saranno le sedi opportune per decretare se quello che hanno fatto i tre in divisa sia stato reato o meno, gli uomini non erano poliziotti, bensì vigili. Una differenza non da poco. Dopo di che Rula prova a tirare in ballo l'ideologia di genere, detta anche teoria del gender, per associarla direttamente all'azione del governo Meloni. Una fesseria che non sta in piedi per almeno tre motivazioni.

La prima è che la polizia locale è un corpo che fa capo al Comune di Milano, non all'esecutivo nazionale. Quindi la Jebreal avrebbe potuto tranquillamente prendersela con il sindaco Giuseppe Sala oppure con l'assessore alla Sicurezza Marco Granelli: entrambi di centrosinistra. Cosa che invece non ha fatto, preferendo invece andare all'attacco in maniera completamente strumentale nei confronti del governo di centrodestra, come se – di fatto – fosse lui il mandante morale che ha armato l'azione dei tre vigili.

Infine, una questione di logica.

Come farebbe il governo (se avesse in sé veramente l'elemento della "discriminazione") a "usare" l'ideologia di genere per criminalizzare e incitare alla violenza contro il transgenderismo? Se infatti fosse veramente così omofobo, come lo reputa lei, allora perché mai dovrebbe seguire pedissequamente una teoria che disprezza? Insomma: riuscire a cadere in cinque strafalcioni in appena trenta parole è da quasi record mondiale.

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