"Meglio i makaron". La bizzarra sfida polacca alla pasta italiana

Un viceministro del governo polacco invita i suoi concittadini a preferire i makaron polacchi alla pasta italiana. Impossibile trattenere i sorrisi

"Meglio i makaron". La bizzarra sfida polacca alla pasta italiana
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Mentre la cucina italiana si accinge ad esser riconosciuta come Patrimonio dell'Umanità tutelato dall'Unesco qualcuno nella lontana Polonia prova a "sfidare" l'Italica pastasciutta in vista delle locali elezioni.

La notizia non può che strappare più di un sorriso anche se la fonte è decisamente autorevole o forse è proprio per quello che suscita una certa ilarità. Il viceministro polacco dell'agricoltura Janusz Kowalski ha infatti pensato di pubblicare un post su "X" (l'ex Twitter) in cui non solo si mette ad elogiare la bontà dei "makaron", la tipica, o presunta tale, pasta polacca ma addirittura arriva a definirla di gran lunga migliore e qualitativamente superiore rispetto a quella italiana. Per avvalorare le sue affermazioni ha pure pubblicato una specie di schemino, invitando i cittadini polacchi a comprare i prodotti nazionali e a disertare quelli importati dall' Italia.

La pasta polacca sarebbe migliore di quella italiana perché prodotta artigianalmente e in maniera tradizionale con ottima farina di grano tenero polacca impastata con ottime uova polacche deposte da galline anch'esse polacche. La pasta italiana, ha aggiunto il politico polacco, non contiene uova (che lo vada a dire a Bologna, patria di tagliatelle e lasagne). Viene prodotta industrialmente, per estrusione, utilizzando farina di grano duro (chissà cosa avrebbero da dire in merito le massaie pugliesi che da secoli producono a mano le tradizionali orecchiette nei vicoli di Bari). Dulcis in fondo, i makaron polacchi una volta cotti in una zuppa diventano in fretta belli soffici ed elastici (per non dire scotti e collosi), mentre la pasta italiana rimane così dura se non la si cuoce a lungo!

Dichiarazioni che suonano come una barzelletta per ogni italiano ma che invece sono inserite nella campagna elettorale del signor Kowalski in vista delle imminenti elezioni. Gli agricoltori polacchi sono di malumore a causa delle recenti vicende del grano ucraino che hanno portato a crolli del prezzo in Polonia e il governo sta facendo di tutto per recuperare il loro consenso. Per questo motivo si sta usando anche la carta della sovranità alimentare, sperando così di ingraziarsi gli operatori del comparto agroalimentare promuovendo e tutelando le loro produzioni.

Nel caso dei makaron e della loro presunta superiorità rispetto alla pasta italiana il politico polacco è scaduto un po' nel ridicolo. In primo luogo suscita qualche risatina che sia stato scelto come vessillo della cucina tradizionale polacca proprio un piatto il cui stesso nome è una derivazione se non proprio una storpiatura di un termine italiano, maccheroni appunto, uno dei tanti tipi di pasta del nostro paese. La pasta italiana poi, nelle sue infinite varietà, è ormai apprezzatissima da moltissimi polacchi e numerosissimi sono i ristoranti italiani in Polonia che ogni giorno offrono ai loro clienti gustosi piatti di spaghetti, fettuccine, pennette e le tanto amate e celebri lasagne. Tanto è vero che la stragrande maggioranza dei polacchi conosce bene la differenza tra la pasta italiana e i makaron, di fatto due pietanze totalmente diverse che si assomigliano solo nel nome "maccheronico".

Non sono mancate infatti le critiche da parte di numerosi connazionali del viceministro per questo paragone fuori luogo e campato in aria.

Non credo che il post su X potrà aiutarlo più di tanto per accaparrarsi qualche voto in più ma gli faccio comunque i migliori auguri e che possa festeggiare in caso di vittoria o consolarsi in caso di sconfitta con un bel piatto di spaghetti alla carbonara. Al dente, ovvio.

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