
È la “maledizione di Obelix”, quando dice: “Per Toutatis, il cielo ci cade sulla testa!”. E infatti, secondo un’equipe di esperti brasiliani e italiani, la minaccia per noi poveri terrestri verrebbe proprio dal cielo. Roba da accoppiarci tutti… Ma chi è il responsabile dell’incombente pericolo? I colpevoli sono loro: gli asteroidi. Esattamente quelli nascosti in orbita intorno a Venere”. Insidiosi “oggetti dalle traiettorie caotiche che rendono ardue le previsioni e sono molto difficili da individuare dal nostro pianeta a causa della presenza del Sole”. “Al momento se ne conoscono solo 20, ma potrebbero essercene molti altri” sottolinea lo studio guidato dall'Università statale di San Paolo in Brasile, al quale ha partecipato anche l'Italia con l'Università di Palermo.
La ricerca è in attesa di essere pubblicata sulla rivista “Astronomy and Astrophysics” ma è già disponibile sulla piattaforma online arXiv.org. "Attualmente - spiega il coordinatore dello staff di lavoro, Valerio Carruba - si conoscono 20 asteroidi co-orbitali di Venere (che condividono cioè la sua orbita intorno al Sole): questa caratteristica li protegge dagli incontri ravvicinati con il pianeta, ma non da quelli con la Terra". Uno dei problemi principali sta nelle orbite imprevedibili di questi oggetti: sono infatti estremamente caotiche e impediscono di fare previsioni che superino i 150 anni. Per cercare di risolvere il problema, gli autori dello studio hanno realizzato una simulazione con 26 asteroidi dotati di diverse caratteristiche: i risultati suggeriscono che alcuni di essi possono rappresentare un rischio di collisione con il nostro pianeta.
La ricerca evidenzia, inoltre, che individuare questi asteroidi potrebbe essere un compito molto difficile anche per il futuro Osservatorio Vera Rubin in Cile, dotato della più grande fotocamera del mondo: sarebbero infatti visibili solo periodicamente, a causa del disturbo della luce del Sole.