
Lo scontro tra Enzo Iacchetti ed Eyal Mizrahi a "È Sempre Cartabianca", su Rete 4, continua a tenere banco a quattro giorni di distanza dal caso televisivo della settimana. Dopo quella discussa serata lo storico conduttore di "Striscia la Notizia" ha prima pubblicato un video di "spiegazioni" sui propri profili social e poi è stato ospite del canale Youtube di Alessandro Di Battista. Questa sera parteciperà alla punta di "Accordi e Disaccordi" sul Nove ma, nel frattempo, ha rilasciato un'altra intervista a Fanpage in occasione della quale ha lanciato accuse precise, anche in direzione dell'opposizione al governo Meloni: "Non c'è stato un politico di sinistra che mi abbia dato la sua solidarietà. In questo momento non sono di nessuno, sono solo dalla parte di quella povera gente", dice riferendosi evidentemente a Gaza.
In realtà Iacchetti se la prende un po' con tutti, in primis con il suo diretto interlocutore della trasmissione di Bianca Berlinguer - il presidente della Federazione "Amici di Israele" - che lo ha fatto esplodere in diretta con gli epiteti "Stro**o" e "Ti prendo a pugni": "Era un provocatore andato lì per fare propaganda. Dentro di loro esiste il male, quello che ha detto neanche il diavolo avrebbe il coraggio di dire". Ma viene confermato che non c'è alcun passo indietro rispetto a quelle parole volgari utilizzate contro Mizrahi: "Quando ha detto ‘definisca bambino' ha detto una porcata. La stessa comunità ebraica lo ha pesantemente redarguito - aggiunge -. Lui è scappato via perché pensava che io scendessi. Quindi aveva anche la coscienza molto sporca per le puttanate che ha detto".
L'affondo più duro è riservato all'esecutivo di centrodestra: "Se Meloni e i suoi continuano così perderanno anche le prossime elezioni. Lei si sta rendendo conto che non riesce più a tenere delle persone ignoranti nel suo governo". E poi ancora: "Perché non interviene lei, il capo del governo? Non interviene perché è una donna intelligente ed è cosciente di avere un gruppo di incapaci nel suo governo". Non è da meno contro Matteo Salvini, reo di avere detto alla televisione israeliana "Vi difenderemo sempre": "È terribile. E non è il pensiero del capo del governo. È il pensiero di un ministro. È un pensiero di un politico importantissimo ed è un pensiero che darà molto fastidio alla stessa maggioranza. Provo vergogna per queste parole".
Infine una rivelazione sul proprio futuro professionale: "Vorrei tornare a fare il mio mestiere e non so perché il mio mestiere sta rallentando, cioè io sto perdendo parecchio lavoro - dichiara Iacchetti -. La solidarietà espressa da Antonio Ricci per me è stata il complimento migliore che potevo avere dopo questo.
Lui sa benissimo che cosa mi sarebbe successo dopo, insomma - conclude -. E bene o male mi ha sempre protetto, difeso e anche in questa occasione mi ha fatto capire che, insomma, non sono andato lì né per guadagnare dei soldi, né per farmi bello o per acquistare follower".