
La guerra tra Israele e Hamas continua a spaccare l'opinione pubblica. Da una parte c'è chi ritiene che lo Stato ebraico stia rispondendo in maniera legittima al pogrom del 7 ottobre 2023, e che dunque le operazioni a Gaza City siano indispensabili per sradicare i terroristi; dall'altra c'è chi accusa il governo Netanyahu di compiere un genocidio nella Striscia e di essersi macchiato dell'ennesimo atto disumano contro la popolazione civile. Due punti di vista diametralmente opposti che hanno scatenato una furibonda discussione nell'ultima puntata di È sempre Cartabianca, programma condotto da Bianca Berlinguer in onda su Rete 4.
Tutto è partito dalla durissima presa di posizione di Enzo Iacchetti, che si è indignato per la situazione umanitaria a Gaza e - citando gli esperti che sostengono la tesi del genocidio - ha respinto l'utilizzo del termine "guerra" perché a suo giudizio Israele è sempre stato l'aggressore dei palestinesi. "Volete la terra dei palestinesi, l'avete sempre voluta. Assassini e bugiardi. Loro se ne fottono della comunità internazionale, dell'Onu", ha affermato con veemenza il conduttore di Striscia la Notizia.
Nel frattempo Eyal Mizrahi, presidente della Federazione Amici di Israele, ha sottolineato i pericoli della guerra a Gaza per colpa di Hamas che - come è ormai noto - usa i civili come scudi umani e si nasconde nelle proprie sedi operative create strategicamente nei paraggi delle infrastrutture sensibili (dagli ospedali alle scuole). E ha ricordato che l'Idf ha una procedura ben precisa prima di sganciare gli attacchi: "I grattacieli vengono buttati giù, ma prima Israele avverte tutti gli abitanti per invitarli a uscire. Alla faccia del genocidio o della voglia di ammazzare tutti i palestinesi".
È arrivata puntuale la risposta stizzita di Iacchetti, che ha definito "stronzate" le parole pronunciate da Mizrahi. Gli animi si sono surriscaldati e il conduttore di Striscia la Notizia ha sbottato, per poi esprimere un concetto molto democratico: "Non mi chiamare più quando c'è un contraddittorio, perché in questa guerra non ci deve essere un contraddittorio: non è una guerra, c'è solo un esercito. Nessuno deve contraddire la verità che stiamo vedendo da mesi". I contenuti della sfuriata hanno trovato l'immediata risposta di Mizrahi, che ha accusato Iacchetti di essere un "fascista". Così la situazione è degenerata e l'attore ha perso il controllo: "Cosa hai detto, stronzo? Vengo giù e ti prendo a pugni.
Lo so che sei sotto qua, eh. Non mi dire fascista perché veramente vengo alle mani". Una perfetta testimonianza: chi si professa paladino dell'umanità e predica pace, alla fine cala la maschera e sprigiona violenza nelle parole.