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Ora legale, attenzione all'umore nero: ecco cosa può succedere

Nella notte tra sabato 25 e domenica 26 marzo le lancette si sposteranno in avanti di un'ora per il ritorno dell'ora legale ma, secondo gli esperti, il nostro organismo ne risentirà, almeno per i primi giorni

Ora legale, attenzione all'umore nero: ecco cosa può succedere
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Torna l'ora legale e con essa tutta una serie di pro e contro che andranno a incidere sulla qualità della nostra vita almeno per i primi giorni. Le lancette dell'orologio faranno un balzo in avanti di sessanta minuti nella notte tra sabato 25 e domenica 26 marzo per il ritorno dell'ora legale. Ma se da una parte questo ci consentirà di avere giornate più lunghe e piene di sole e luce, dall'altra gli effetti indesiderati si faranno sentire per alcuni giorni.

Secondo gli esperti disturbi come irritabilità, stanchezza e sbalzi d'umore faranno compagnia a 7 italiani su 10 in quello che può essere definito un mini jet-lag sociale. Un'ora di sonno in meno, infatti, inciderà negativamente sul nostro organismo almeno fino a quando l'orologio biologico e quello sociale, scandito dalle nostre attività quotidiane, non torneranno a girare all'unisono. Questione di giorni, insomma ma intanto ecco cosa può succedere.

Le conseguenze sull'organismo

"Una sola ora in più, o come in questo caso in meno, può sconvolgere letteralmente il nostro organismo, che ha bisogno di mantenere una certa uniformità dei ritmi circadiani fisiologici e il rispetto di tempistiche coerenti con il ritmo ambientale, che seguano l'alternarsi naturale della luce e del buio", ha spiegato la dottoressa Annamaria Colao, presidente della Società Italiana di Endocrinologia al Messaggero, puntando l'attenzione sullo sbalzo ormonale, che comporta una variazione come quella imposta dall'ora legale. "La melatonina, che ha importanti effetti sulla quantità e sulla qualità del sonno. O come la leptina, ormone che favorisce la riduzione del senso dell'appetito e al contempo facilita il consumo calorico". E gli effetti si riflettono soprattutto sull'umore.

Chi ne risente di più e i tempi di recupero

Un po' tutti risentiremo dell'ora di sonno in meno che l'ora legale porta con sè, ma a farne maggiormente le spese, in termini di umore, saranno i cosiddetti "soggetti gufo", coloro che prendono sonno tardi e si svegliano a metà mattina. Stanchezza, insonnia, irritabilità, mal di testa, sbalzi d'umore, difficoltà a concentrarsi e a mantenere alta l'attenzione accompagneranno questi individui per almeno una settimana. Per tutti gli altri soggetti, invece, a risentirne sarà solo l'umore più nero e triste del solito nonostante la primavera (il cambio di stagione non aiuta). A qualcuno basteranno tre/quattro giorni per abituarsi al cambiamento, mentre altri impiegheranno anche più di una settimana ma alla fine il nostro organismo si adatterà naturalmente.

Una corretta alimentazione aiuta

Gli esperti consigliano di anticipare l'orario in cui normalmente si va a letto e di consumare una cena non troppo pesante, preferibilmente a base carboidrati semplici (frutta, verdura, latte, yogurt e miele) e proteine.

Una tisana e un bagno caldo possono favorire il rilassamento, mentre l'attività fisica nei giorni successivi all'introduzione dell'ora legale può aiutare a scaricare il nervosismo e ad aumentare la produzione di endorfine utili a contrastare il cattivo umore.

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