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Perché si chiama Domenica delle Palme? Storia e origine della Festa

Il 2 aprile è la Domenica delle Palme: ecco il significato di questo giorno che ogni anno cambia data

Perché si chiama Domenica delle Palme? Storia e origine della Festa
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La Domenica di Pasqua di quest'anno sarà il 9 aprile, il giorno in cui i cristiani cattolici celebrano la Resurrezione di Gesù. La Domenica delle Palme, che segna l'inizio della Settimana Santa, cade sette giorni prima e quest'anno è il 2 aprile: ci troviamo ancora in pieno periodo di Quaresima che finirà soltanto giovedì prossimo, ossia i 40 giorni che Gesù ha trascorso nel deserto dopo essere stato battezzato nel fiume Giordano.

Perché si chiama così

Il nome che si rifà alla celebre pianta si deve a quando Gesù fece il suo ingresso trionfale a Gerusalemme (ne parlano tutti e 4 i Vangeli) con le ali di folla che sventolavano ramoscelli di alberi mentre il solo Vangelo di Giovanni parla espressamente di palme. L'episodio ricorda il Sukkot, conosciuto anche come "Festa delle Capanne" dove i fedeli in pellegrinaggio salivano in processione al Tempio portando in mano un piccolo mazzo composto da palme (che simboleggia la fede), mirto (ricorda la preghiera) e il salice (i fedeli in silenzio di fronte a Dio).

Per celebrare l'evento critiano, tradizione vuole che la Santa Messa domenicale inizi all'esterno della chiesa con il sacerdote che benedice palma e ulivi per poi proseguire con la liturgia all'interno della chiesa. Rispetto a tutte le altre domeniche di Quaresima, il sacerdote indossa paramenti rossi (gli stessi del Venerdì Santo). Come detto, alla fine delle celebrazioni liturgiche ai fedeli in chiesa vengono consegnati anche dei ramoscelli d'ulivo benedetti che simboleggiano la pace.

Il perché della scelta dell'asino

In segno di umiltà, Gesù fece il suo ingresso a Gerusalemme non a cavallo ma sul dorso di un'asina: nel primo caso la simbologia rimanda ai re che spesso combattevano le battaglie, l'asia rappresenta invece mitezza e umiltà. Sui Vangeli c'è scritto che una volta giunto con i suoi discepoli nei pressi di Gerusalemme, a Betfage, inviò due di loro per prendere un’asina legata a un puledro e portarli da lui: se qualcuno ne avesse chiesto il motivo, la risposta dei discepoli sarebbe stata che servivano al Signore ma che sarebbero subito stati riportati indietro. Quanto accaduto era già stato annunziato dal profeta Zaccaria: "Dite alla figlia di Sion: Ecco il tuo re viene a te mite, seduto su un'asina, con un puledro figlio di bestia da soma".

Perché la data cambia sempre

A differenza di altre date cristiane che da calendario non cambiano mai (si pensi al Natale), il giorno della Domenica delle Palme è diverso ogni anno perché è legato al giorno di Pasqua che segue il calendario lunare: ecco perché è compreso nell'arco di un mese, dal 22 marzo al 25 aprile e varia rispetto alla prima luna piena successiva all’equinozio di primavera.

Questa domenica viene anche definita "Domenica della Passione del Signore" perché apre la Settimana Santa che porterà, sette giorni dopo, alla Pasqua di Resurrezione.

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