"Perché difenderò Raoul Bova". Parla l'avvocato Bernardini de Pace

L'avvocato ed ex suocere di Raoul Bova parla dei motivi che l'hanno spinta ad accettare l'incarico. Intanto Rocio passa al contrattacco e accusa Raoul di altri tradimenti

"Perché difenderò Raoul Bova". Parla l'avvocato Bernardini de Pace
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"Sono fiera del padre dei miei nipoti per questo ho deciso di difenderlo". Con queste parole l'avvocato Annamaria Bernardini de Pace ha motivato il suo "sì" all'incarico che Raoul Bovale ha affidato dopo lo scoppio dello scandalo delle chat con Martina Cerettti. Lo studio legale dell'ex suocera dell'attore - madre della prima moglie, Chiara Giordano, dalla quale si è separato nel 2013 - si occuperà del processo per l'affidamento delle due figlie nate dalla relazione con Rocio Munoz Morale, Alma e Luna, ma anche della causa per la presunta estorsione ai danni dell'attore e per la diffamazione avvenuta sui social e da parte di aziende, che hanno sfruttato a loro favore la vicenda per farsi pubblicità.

Le parole di Bernardini de Pace

Prima che in aula Annamaria Bernardini de Pace difende Raoul Bova sulle pagine del Corriere: "Lui non ha ceduto al ricatto perché non aveva nulla da nascondere e ha presentato subito la denuncia. Ho apprezzato molto questa sua scelta. Lui è una persona perbene, ha la coscienza a posto perché sa di aver fatto la cosa giusta, ovvero non pagare. Come fa invece la maggior parte dei personaggi famosi per difendere la loro reputazione".

La telefonata per l'incarico

Dopo lo scoppio dello scandalo Raoul Bova ha pensato subito a lei per puntare su una linea difensiva decisa. "Mi ha chiamato e mi ha detto: "Mi aiuti?". Gli ho consigliato un buon penalista. Bova e mia figlia non sono più uniti come coppia, ma lo sono come genitori. E poi io sono una divorzista, non una stronza. Non ho mai avuto niente contro di lui, ma è chiaro che con il cuore stavo con mia figlia". Chiaro il riferimento alla lettera che l'avvocato scrisse subito dopo l'annuncio della fine del matrimonio con sua figlia, Chiara Giordano, nel 2013; missiva nella quale Bernardini de Pace definì l'attore "genero degenerato", ma anche "vigliacco e manipolatore". "Sono tensioni normali che riguardano uno specifico momento, ma di fronte all’intelligenza delle persone le cose si superano", ha chiarito Annamaria Bernardini de Pace.

La mossa di Rocio

Sul fronte opposto, invece, Rocio Munoz Morales si è mossa con il suo legale, Antonio Conte. L'intento è quello di presentare nel più breve tempo possibile ricorso al Tribunale civile di Roma per l'affido e il mantenimento delle due bambine nate dalla relazione con Bova. L'attrice rimane ferma nella sua posizione e nega che lei e Raoul fossero separati in casa da un anno, due in realtà come afferma l'attore di Don Matteo.

Insieme fino a maggio e gli altri tradimenti

Secondo quanto riferito da Repubblica Rocío vuole smentire le dichiarazioni di Raoul, che nelle chat con Martina Ceretti e Monzino riferiva di essere single da tempo. "Almeno fino a maggio inoltrato i due — che per scelta non si sono mai sposati — avrebbero condotto una regolare vita di coppia, come marito e moglie. Con gli alti e i bassi di ogni rapporto. Ci sarebbero delle testimonianze dirette a conferma. Vivevano sotto lo stesso tetto", riferisce il quotidiano. Non solo. Nel ricorso l'attrice spagnola rivelerebbe che quello con Martina Ceretti "non sarebbe stato un caso isolato, una crisi dei 50 anni, ma che Raoul le avrebbe mancato di rispetto in precedenti occasioni".

Inoltre nel ricorso sarebbero menzionati "comportamenti di Bova, di altro tipo. Gravi, che metterebbero in cattiva luce il suo ruolo di genitore". Nuove accuse che ora dovranno essere valutate dai giudici.

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