
È stato registrato a Mestre il primo intervento nel territorio veneziano in applicazione delle nuove disposizioni sulla tutela degli immobili contro le occupazioni senza titolo. Un cittadino di nazionalità romena è stato identificato e denunciato dalla polizia dopo aver preso possesso di un alloggio vuoto situato in via Ca’ Rossa. Gli agenti sono intervenuti sul posto e hanno avviato il procedimento, trasmettendo la segnalazione all’autorità giudiziaria per il reato di occupazione arbitraria, introdotto con la normativa entrata in vigore lo scorso 11 aprile.
Il caso
L'immobile in questione si trova all'interno di una bifamiliare nel quartiere di Carpenedo. Era rimasto inutilizzato per diversi mesi, mentre la proprietaria – residente in un’altra zona – si occupava di verificarne periodicamente le condizioni. Durante uno di questi controlli, la donna ha notato segni evidenti di effrazione: gli infissi erano stati manomessi e all'interno si potevano scorgere giacigli di fortuna. Insospettita, ha deciso di appostarsi nelle vicinanze e, dopo alcune ore di attesa, ha visto un uomo entrare nell’appartamento. A quel punto ha contattato le forze dell’ordine. I poliziotti sono riusciti ad accedere all'abitazione passando da una finestra socchiusa. All'interno hanno trovato l’uomo mentre dormiva. Dopo averlo svegliato, gli agenti lo hanno accompagnato all’esterno e formalizzato la denuncia a suo carico per il reato di occupazione arbitraria di immobile.
La nuova legge
La normativa recentemente entrata in vigore stabilisce pene che possono arrivare fino a sette anni di carcere, con sanzioni più severe nei casi in cui l’occupazione venga effettuata con l’uso di minacce o inganni. Il nuovo reato non si limita alla semplice intrusione nell’immobile: comprende anche la cessione non autorizzata dell’alloggio, come nei casi di subaffitto illecito, l’abuso della fiducia del proprietario, l’ostacolo al suo rientro e qualsiasi profitto derivante dall’uso non legittimo dell’abitazione.
Una volta ricevuta la segnalazione, le forze dell’ordine hanno la facoltà di richiedere lo sgombero dell’immobile. Se l’occupante si rifiuta di lasciare l’abitazione, è la Procura a intervenire per disporre i provvedimenti del caso. Tuttavia, nel caso del cittadino rumeno, la situazione non si è conclusa con il primo intervento. Il giorno seguente, lo stesso uomo è stato nuovamente intercettato da una pattuglia durante un controllo nel centro di Mestre. Secondo quanto riferito dalla questura, avrebbe reagito con ostilità, opponendo resistenza e arrivando persino a tentare un’aggressione nei confronti degli agenti.
L'espulsione
Nonostante fosse un cittadino dell’Unione Europea, l’uomo è stato accompagnato in un Centro di Permanenza per i Rimpatri (Cpr), dove è stato trattenuto in attesa del rientro nel proprio Paese d’origine. Una misura piuttosto insolita, dal momento che i Cpr sono solitamente destinati ai cittadini extracomunitari. In questo caso, però, lo status di cittadino comunitario non è stato sufficiente a evitare l’espulsione. Le autorità hanno infatti applicato un decreto di allontanamento emesso dalla Prefettura, come previsto nei casi in cui emergano elementi indicativi di pericolosità sociale. Il provvedimento ha così portato all’effettiva espulsione dell’individuo.
Le parole del premier Giorgia Meloni
"Dicevano che era inutile, sbagliato, persino disumano. E invece, grazie alle nuove norme introdotte dal Decreto Sicurezza, in Italia sono già stati eseguiti i primi sgomberi immediati di immobili occupati abusivamente". Lo scrive sui social la premier Giorgia Meloni.
"Un risultato concreto, reso possibile da procedure che consentono finalmente un intervento veloce e il ripristino rapido della legalità - aggiunge - avanti così, per tutelare i più deboli e difendere la proprietà privata".