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Virginia Asia Agnelli si sposa nel giorno in cui morì suo padre Giovannino. Anche il luogo della festa è un simbolo

La cerimonia è tenuta nel massimo riserbo, con ricevimento nella storica Villa Varramista, in Toscana, luogo di profonde radici familiari

 La tenuta di Montopoli Valdarno dove si è svolto il matrimonio di Virginia Asia Agnelli, nel riquadro. Foto social
La tenuta di Montopoli Valdarno dove si è svolto il matrimonio di Virginia Asia Agnelli, nel riquadro. Foto social
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Ci sono date che non sono mai casuali e luoghi che continuano a parlare, anche a distanza di decenni. Virginia Asia Agnelli ha deciso di unire questi due elementi nel giorno del suo matrimonio, scegliendo una ricorrenza profondamente legata alla propria storia familiare: il 13 dicembre, anniversario della scomparsa del padre Giovannino Agnelli, morto nel 1997 a soli 33 anni dopo una lunga malattia.

La giovane, nata appena tre mesi prima della morte del padre, ha voluto che il ricevimento delle nozze si svolgesse a Villa Varramista, nel comune di Montopoli Valdarno, in provincia di Pisa. Una scelta carica di significato, che intreccia memoria privata e tradizione familiare.

Una data che parla di assenza e continuità

Giovannino Agnelli si spense il 13 dicembre di ventotto anni fa, lasciando una figlia che avrebbe conosciuto il padre solo attraverso i racconti e i luoghi a lui più cari. Oggi è proprio Virginia Asia a riportare la propria vita in quel punto esatto del tempo, trasformando una giornata di lutto in un momento di celebrazione intima e simbolica.

La scelta del giorno non è stata annunciata, né spiegata pubblicamente, ma appare come un gesto silenzioso e personale, capace di unire il passato e il presente senza clamore.

Nozze riservate, cerimonia lontana dai riflettori

L’evento è organizzato nel massimo riserbo. Gli invitati erano attesi nel tardo pomeriggio alla tenuta toscana, luogo del ricevimento. La cerimonia vera e propria, invece, si è svolta in una location mantenuta segreta.

Pochi i dettagli trapelati anche sulla lista degli ospiti. Tra le presenze più probabili Lapo Elkann insieme alla madre Margherita, mentre resta incerta la partecipazione di John Elkann. Una discrezione che rispecchia perfettamente lo stile scelto dalla sposa, da sempre lontana dall’esposizione mediatica.

Lo sposo lontano dalla curiosità pubblica

Altro elemento avvolto dal riserbo è l’identità dello sposo. Virginia Asia Agnelli ha sempre mantenuto un profilo estremamente basso, scegliendo una vita lontana dai riflettori e dal gossip che accompagna inevitabilmente il cognome che porta.

Cresciuta prevalentemente all’estero, figlia dell’architetta anglo americana Frances Avery Howe, la giovane non ha mai preso parte alle vicende familiari più esposte né alle tensioni legate all’eredità Agnelli. Nessuna presenza sui social network, se non una vecchia traccia professionale, e pochissime apparizioni pubbliche nel corso degli anni.

Un legame silenzioso con Varramista

L’unica vera eccezione a questa riservatezza è rappresentata proprio da Varramista. Tre anni fa, Virginia Asia era tornata nella tenuta insieme alla madre per partecipare a un’iniziativa commemorativa dedicata a Giovannino, a venticinque anni dalla sua scomparsa. Un segnale di come, nonostante la distanza geografica e il silenzio mediatico, il legame con questo luogo non si sia mai interrotto. Varramista è rimasta una presenza costante, discreta ma centrale, nella storia personale della figlia di Giovannino.

Una tenuta che attraversa la storia degli Agnelli

Tenuta Varramista non è solo un luogo del cuore, ma anche uno spazio profondamente intrecciato alla storia della famiglia. Acquistata nel 1953 da Enrico Piaggio, ha ospitato nel tempo numerosi matrimoni illustri.

Qui nel 1959 si celebrarono le nozze di Antonella Bechi Piaggio con Umberto Agnelli; nel 1996 fu la volta di Giovannino e Avery Howe; e negli anni successivi Varramista continuò a essere scelta come cornice per eventi familiari importanti, consolidando una tradizione che arriva fino a oggi.

Il luogo dei sogni di Giovannino

Per Giovannino Agnelli, Varramista non era solo una residenza, ma una casa dell’anima. Come ricordato da chi lo ha conosciuto, rappresentava uno spazio di libertà e serenità, legato in particolare alla figura della nonna Paola, che aveva trasformato la tenuta in un luogo di armonia e accoglienza.

Negli anni in cui guidava la Piaggio, Giovannino partiva spesso da lì per raggiungere Pontedera in Vespa, mantenendo uno stile di vita semplice anche quando il suo destino sembrava proiettarlo al vertice dell’impero Fiat. Aveva immaginato Varramista come la sua dimora definitiva, un progetto che la malattia ha interrotto troppo presto.

Una serata per ritrovare la memoria

Oggi la tenuta non appartiene più alla famiglia ed è stata messa sul mercato. Ma per una sera tornerà a vivere l’atmosfera di un tempo, accogliendo una nuova generazione e una nuova storia.

Il matrimonio di Virginia Asia Agnelli non è soltanto un evento privato, ma un passaggio simbolico: un modo per riannodare i fili della memoria e restituire, almeno per un giorno, voce e presenza a un’eredità fatta di affetti, luoghi e ricordi.

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