
Con nuova Serie 2 Gran Coupé, BMW mira a offrire una berlina compatta capace di assicurare il dinamismo di una coupé senza rinunciare alla praticità di una quattro porte. La versione 220d M Sport Pro da noi testata, sfrutta il nuovo diesel 2.0 litri mild-hybrid di ultima generazione, che promette consumi ridotti, coppia generosa e comportamento su strada dinamico, pur mantenendo livelli elevati di comfort. L’allestimento M Sport Pro aggiunge dettagli estetici e dotazioni premium per migliorare l’esperienza globale, oltre a quel tocco di sportività tipico del bran bavarese. La prova si è svolta su percorsi misti, includendo tratti cittadini, extraurbani e autostradali, per valutare nei fatti come si comporta nelle situazioni reali, in oltre tre settimane di test.

Design e dimensioni
La BMW Serie 2 Gran Coupé conferma le proporzioni già note: lunghezza di 4.546 mm, larghezza circa 1.800 mm, altezza da 1.445 mm e passo di 2.670 mm. Pieno segmento C, con forme slanciate e capaci di assicurare migliori proporzioni rispetto al modello uscente. Esteticamente, la versione M Sport Pro introduce finiture aggressive: paraurti più scolpiti, prese d’aria maggiorate, minigonne laterali, cerchi in lega con disegno sportivo (da 18" o 19", secondo configurazione), assetto leggermente ribassato rispetto alle versioni base e dettagli esterni che ne ribadiscono il carattere sportivo. Il frontale propone la nuova firma luminosa LED con proiettori adattivi e fari dal design più sottile, oltre alla ridisegnata griglia, più vicina alla tradizione e prominente. Il posteriore, con la coda alta e raccolta (impreziosita anche dallo spoiler integrato, in un pacchetto optionals specifico) beneficia di gruppi ottici LED rivisti, diffusore estetico e paraurti scolpiti, dedicati sempre alle versioni M Sport. Nel complesso, la vettura appare ben bilanciata: slanciata ma non esile, con identità forte grazie all’allestimento più ricercato.
Interni e tecnologia
All’interno, l’abitacolo di nuova Serie 2 Gran Coupè mantiene la filosofia BMW di combinare sportività, materiali premium (Alcantara, simil pelle, cuciture blu a contrasto e plastiche soffici) e dotazioni tecnologiche al passo con i tempi. Il design è di rottura rispetto al passato, con forme più marcate, meno sobrietà e più coraggio di osare. Il posto guida è decisamente ribassato, ben avvolgente, con sedili sportivi che offrono buon sostegno laterale e regolazioni multiple, anche elettriche per il guidatore in molte versioni. Non sono i più comodi della categoria, ma nemmeno così rigidi da compromettere il comfort nei lunghi viaggi. La visibilità è buona, con specchietti ben dimensionati e parabrezza che dona ampiezza visiva, ma nel retro c’è bisogno di chiedere supporto alla telecamera. Tuttavia, nelle ore notturne, l'illuminazione ambientale led collocata sopra alle bocchette dell'aria - ai lati della plancia - si riflette contro i vetri, compromettendo in parte la visibilità degli specchietti laterali. Un peccato.

Al centro della plancia troneggia il nuovo BMW Curved Display, che integra un quadro strumenti digitale (da circa 10,25") e un display per l’infotainment da 10,7" che sfrutta il sistema operativo più recente (BMW OS 9). I comandi tattili sono ben integrati, sebbene qualche tasto fisico in più non avrebbe guastato: buona reattività, ma come spesso succede nei modelli più moderni la predominanza dei comandi touch può essere meno immediata in marcia rispetto a tasti fisici (soprattutto per clima, comparto multimediale e principali funzioni in marcia). Il volante è firmato M, con razze spesse (e una corona fin troppo spessa) che ospitano comandi fisici per le funzioni principali; tuttavia il feeling è buono. Tra i pacchetti disponibili vi sono l’head-up display, i sistemi di assistenza alla guida avanzati (ADAS), che comprendono cruise control adattativo, mantenimento di corsia, sensori e telecamere di parcheggio, oltre ad opzioni come assistenza al parcheggio automatica, pacchetto luci Premium, finiture ambientali e inserti decorativi.

Per quanto concerne lo spazio, quattro persone (due anteriori e due posteriori) viaggiano comodamente ma in cinque, il passeggero centrale posteriore, risulta un po’ sacrificato. Il divano posteriore si estende bene in lunghezza per le gambe grazie al passo generoso; lo spazio per la testa è abbondate, salvo presenza del tetto panoramico opzionale che ne riduce un po' lo spazio utile. Non mancano le bocchette dell’aria e delle prese USB dedicate. Il bagagliaio offre una capacità di circa 360 litri, valore conforme alla categoria con la peculiarità di un piano ben sagomato, anche se non particolarmente profondo se il baule è carico al massimo.

Prova su strada
BMW Serie 2 GC 220d sfrutta il nuovo diesel 2.0 litri (B47) capace di erogare una potenza massima di 163 CV e ben 400 Nm (il solo motore a 48V assicura circa 20 CV e 55 Nm di coppia) tra i 1.750-2.500 giri, abbinato a un sistema mild hybrid 48V e cambio automatico a sette rapporti, disponibile con la sola trazione anteriore. L’integrale xDrive è proposto su altre motorizzazioni.

Alla guida, la nuova Serie 2 Gran Coupè restituisce una sensazione di solidità, scaturita principalmente dall’ottimo telaio: solido, robusto e ben coeso. Merito anche dell’assetto specifico M Sport, che propone molle ribassate e più rigide, a beneficio della dinamica di guida. Lo sterzo progressivo rende i cambi di direzione immediati e precisi e si percepisce l’attenzione della casa bavarese nel rendere Serie 2 incisiva, solida e coinvolgente alla guida, differenziandosi dalle altre proposte teutoniche del segmento. Di contro, sulle buche più profonde o sulle asperità più secche si percepisce qualche vibrazione in più, anche a causa dei cerchi maggiorati da 19”, con pneumatici dalla spalla ribassata. In viaggio trova invece una perfetta zona d’esercizio: controlla i sobbalzi autostradali ma non risulta mai cedevole in curva, contenendo magistralmente rollio e beccheggio. Buona anche la riduzione dei fruscii aerodinamici e il rumore da rotolamento degli pneumatici. Da 10 e lode l'impianto frenante M Sport, con pinza monoblocco a due pistoncini: sicura, immediata, potente e ben modulabile. Come BMW sa fare.

L’accelerazione è pronta, specie dai medi regimi grazie al turbo e al supporto elettrico del mild hybrid che aiuta nei recuperi e alla ripartenza. La spinta è costante, immediata, perfetta in ogni contesto: si muove con un filo di acceleratore e in autostrada è in grado di viaggiare a velocità di crociera sostenute, “lavorando” sotto ai 2.200 giri/min. Le prestazioni sono discrete, con uno 0-100 km/h concluso in 8 secondi, per una velocità massima di 226 km/h. Pere qualche cavallo rispetto alla precedente 220d, ma compensa con efficienza e prontezza all’erogazione. In molti frangenti, sfrutta l’unità elettrica per veleggiare e disattivare il propulsore diesel. Il rumore del motore è ben isolato, ma sotto sforzo (per esempio in sorpasso o in salita) si percepisce con chiarezza la voce diesel caratteristica tipica di questa categoria. In città, la maneggevolezza è buona, anche se il diametro di sterzata, la larghezza e la visibilità posteriore limitano un po’ le manovre.

Consumi
I dati ufficiali WLTP per la versione indicano un consumo combinato di circa 21 km al litro. Nel nostro test misto (città, extraurbano, autostrada), guidando con ritmo moderato, abbiamo rilevato un valore reale che si attesta su circa 17,5 km al litro quando si mantiene un’andatura rilassata e misurata. Il nuovo 2.0 mild-hybrid è anche in grado di raggiungere picchi superiori ai 20 km al litro, soprattutto in ambiti extraubani e con velocità costanti, mentre nel solo contesto urbano, si stabilizza sui 15 km al litro. In condizioni più critiche o con carichi pesanti (passeggeri + bagagli), il consumo può scendere sotto ai 14 km al litro, specie a velocità autostradali sostenute. Di conseguenza, l’autonomia media con il serbatoio completamente pieno (circa 50 litri ufficiali) supera agevolmente gli 800 km nelle percorrenze miste e può arrivare vicino a 1.000 km in situazioni favorevoli (extraurbano con guida tranquilla).

Prezzi e considerazioni finali
La Serie 2 Gran Coupé 220d M Sport Pro si posiziona nella fascia alta del listino, ma la gamma in Italia parte da circa € 38.500 euro per l’allestimento base e motorizzazione 116, ovvero l’1.5 3 cilindri turbo da 122 CV. Si passa poi al nuovo 1.5 ibrido, da 156 CV e proposto ad un prezzo di 41.500 euro. Il diesel attacca invece da 43.00 euro con la 218d, lo stesso 2.0 ma senza il modulo ibrido a 48V, e si arriva a 44.500 euro per l’unità da noi provata. L’auto nelle immagini, in allestimento M Sport Pro, al vertice della gamma, presenta un prezzo di listino di 49.730 euro, ma si superano facilmente i 50 mila euro con vernice, cerchi da 19" differenti, tetto panoramico e altri accessori tech.

In sintesi, la 220d M Sport Pro rappresenta un ottimo compromesso per chi desidera l’eleganza, il comfort e il prestigio di BMW, unito ad una motorizzazione diesel che ormai domina ancora il segmento in termini di efficienza per i lunghi percorsi.
Non è l’auto più sportiva della serie – la M235i rimane il top desiderabile – ma per chi guida molto, fa molti chilometri all’anno, vuole un abitacolo ben rifinito e una presenza su strada distinta, questa versione offre un equilibrio davvero convincente.