
Pensata per le città ma pronta a spingersi oltre, la nuova Hyundai Inster è una crossover elettrica compatta che si distingue per originalità stilistica, praticità quotidiana e contenuti tecnici sorprendenti per la categoria. Con 383 cm di lunghezza, 115 CV e un’autonomia dichiarata fino a 370 km, questa piccola a zero emissioni nasce per offrire un’alternativa moderna e concreta alla mobilità urbana, senza però rinunciare a comfort e versatilità. Spiccano la modularità dell’abitacolo, una buona capacità di carico, la ricca dotazione di serie e prestazioni adeguate anche su strade extraurbane. Un progetto maturo, pronto a dare filo da torcere a rivali termiche e a batterie, con un listino che parte da 24.900 euro e incentivi interessanti all’orizzonte. Se solo esistesse anche a benzina…
Design e dimensioni
La Hyundai Inster cattura lo sguardo fin dal primo impatto. Le sue forme squadrate e nette, quasi “giocattolose” nello stile, rappresentano un piacevole cambio di rotta rispetto ai soliti cliché delle citycar. La lunghezza è contenuta in 3,83 metri, la larghezza in 1,61 e l’altezza supera di poco il metro e mezzo (1,57 m): misure perfette per destreggiarsi nel traffico cittadino e parcheggiare con facilità, ma sufficienti per garantire un abitacolo arioso, capace di sfruttare fino all’ultimo centimetro di spazio utile. Il frontale è caratterizzato da gruppi ottici tondi incastonati in una firma luminosa a LED dallo stile pixellato, elemento ricorrente anche nei fari posteriori (e negli altri modelli della casa coreana), disegnati in un unico elemento centrale inserito nel portellone. La mascherina è chiusa, com’è tipico delle elettriche, mentre la nervatura del cofano e i passaruota bombati le conferiscono un aspetto deciso. La presa di ricarica è nascosta sotto ad uno sportellino "annegato" nella mascherina anteriore. Le maniglie posteriori sono integrate nella cornice dei finestrini per un tocco di pulizia stilistica. Nella zona inferiore si trovano delle modanature in plastica scura, volte ad alzarla visivamente da terra e proteggere la carrozzeria in caso di piccoli urti cittadini. Non mancano le barre portatutto sul tetto e i cerchi in lega, anch’essi dal design vistoso e disponibili da 15 a 17 pollici.

Interni e tecnologia
Salendo a bordo, l’ambiente si rivela funzionale e moderno ma non banale. Le plastiche sono rigide ma ben assemblate e i colori degli interni sono più vivaci rispetto a quanto ci ha abituato finora Hyundai. L’abitacolo non conferisce quel senso di chiusura tipico delle citycar ultra compatte ma, anzi, assicura tanta luminosità e diversi porta oggetti, con comodi tasti facilmente raggiungibili. Ci sono anche due ganci porta sacchetti dal lato del passeggero anteriore, molto comodi. Mette subito a proprio agio. I due display da 10,3” – uno per la strumentazione e l’altro per il sistema infotainment – dominano la plancia e offrono una grafica nitida e reattiva. Sono direttamente ripresi da altri modelli del brand, come Tucson ad esempio e quindi la tecnologia non manca. Di serie sono inclusi Android Auto e Apple CarPlay (con connessione cablata, non disponibile wireless), navigatore e una suite completa di sistemi adas per garantire la massima sicurezza. Non mancano, sulla versione più alta in gamma, anche i sedili riscaldati, retrocamera, sensori di parcheggio, porte USB ed USB C, cruise control adattivo, auto-hold, poggiabraccio centrale, specchietti elettrici e fari automatici.

Sorprende lo spazio interno: la Inster è omologata inizialmente per quattro posti, ma arriverà una versione a cinque passeggeri nel corso del 2025. I sedili posteriori sono scorrevoli separatamente, rendendo possibile modulare lo spazio a seconda delle esigenze tra abitacolo e bagagliaio (da 238 a 351 litri). Interessanti i tavolini posteriori magnetici e lo schienale anteriore abbattibile completamente, perfetto per carichi lunghi o per trasformare la Inster in un piccolo salottino da viaggio. Con la conformazione che privilegia lo spazio posteriore, Inster è in grado di accogliere due passeggeri alti più di 1,90 m, assicurando un margine per le gambe tale da impensierire anche vetture di segmento D.

Prova su strada e consumi
Su strada, la Hyundai Inster mostra subito la sua vocazione urbana. Lo sterzo è leggero (ma non troppo) e l’assetto morbido, ideale per assorbire buche e pavé cittadini. Al tempo stesso, è in grado di assicurare un sostegno laterale non indiffente. Certo, il rollio è presente ma i cambi di direzione avvengono in maniera precisa e stabile, grazie soprattutto al basso baricentro, per via del pacco batterie. Ma anche fuori città l’auto si comporta bene: grazie ai 115 CV e alla coppia istantanea di 147 Nm del motore elettrico, lo scatto da fermo è brillante (0-100 km/h in 10,7 secondi) e i 150 km/h di velocità massima assicurano un comportamento adeguato anche in autostrada. Potrà sembrare strano se vista dall’esterno, ma non ti senti mai a bordo di un’auto di “rinuncia”.

L’insonorizzazione è curata e la trasmissione monomarcia rende la guida fluida e senza scossoni, perfetta per il traffico cittadino ma altrettanto confortevole anche per gli spostamenti fuori dalle aree urbane. Il consumo rilevato durante il test, svolto prevalentemente su strade urbane e statali, è stato di 11,5 kWh/100 km: un valore molto positivo, che conferma l’efficienza della Inster in scenari d’uso realistici. L’autonomia dichiarata, 370 km nel ciclo WLTP con batteria da 49 kWh, sembra quindi raggiungibile in contesti urbani. Anzi, con clima spento e piede gentile, non è impossibile anche superare tale soglia, soprattutto in città potendosi così avvicinare anche a 400 km realmente percorribili.

Prezzi e considerazioni finali
La Hyundai Inster è proposta con due versioni di batteria: 42 kWh e 97 CV per 327 km di autonomia, oppure 49 kWh e 115 CV per 370 km. Entrambe si possono ricaricare fino a 11 kW in AC (corrente alternata) oppure a 120 kW in DC (corrente continua): in quest’ultimo caso, si passa dal 10 all’80% in circa 30 minuti. Il caricatore da 22 kW in AC, tuttavia, non è disponibile, ma comprensibile per il segmento di appartenenza.
I prezzi partono da 24.900 euro per la versione da 42 kWh, mentre quella da 49 kWh da noi provara ha un listino di 26.650 euro.
Inclusi nel prezzo troviamo cruise control, frenata automatica d’emergenza con riconoscimento pedoni e ciclisti, retrocamera, sensori di parcheggio, assistente agli incroci e tanto altro ancora. Con gli incentivi statali in arrivo, potrebbe diventare davvero un affare. L’auto delle immagini, in allestimento Xclass, è disponibile da 28.650 euro.