Jeep Compass e-Hybrid: la prova dell’ibrido mild con cambio automatico

Pratica e razionale, offre il giusto rapporto qualità prezzo e consumi interessanti in tutti i contesti. Da 37.500 euro

Jeep Compass e-Hybrid: la prova dell’ibrido mild con cambio automatico

Jeep Compass è una delle suv più vendute e amate sul nostro mercato. Disponibile in molteplici motorizzazioni, abbiamo avuto modo di provarla in diverse situazioni imparando ad apprezzarla proprio grazie alla sua grande capacità di adattamento. Per tutte le informazioni specifiche riguardo a Compass vi rimandiamo infatti alla nostra prova in pillole o al reportage effettuato in viaggio, da Milano alla Sardegna. Oggi abbiamo invece modo di raccontarvi la nostra esperienza a bordo della motorizzazione 1.5 turbo e-Hybrid, composta da un 4 cilindri turbo benzina unito ad un piccolo motore elettrico per una potenza complessiva di 130 CV e 240 Nm di coppia. Un sistema definito mild-hybrid ma che, di fatto, è in grado di far procedere la vettura a zero emissioni, proprio come farebbe un full-hybrid, ma con tutti i vantaggi di una soluzione meno invadente e più leggera. Il prezzo di listino di nuova Jeep Compass e-Hybrid parte da una base di 37.500 euro.

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Design e dimensioni

Esteticamente non si distanzia troppo da una più classica Jeep Compass, riproponendo i tradizionali stilemi di Jeep - tra cui gli iconici passaruota trapezoidali. Si parte infatti con la griglia a sette feritoie frontali, capace di rimandare immediatamente con la memoria ad un veicolo della casa americana. I gruppi ottici sono full-led, inclusi anche i fendinebbia, oltre alla firma luminosa a Led per la luce diurna. L’allestimento Limited conclude il pacchetto esterni con i cerchi in lega da 18” (i cerchi da 19” sono optional da 700 euro), vetri posteriori oscurati, calotte degli specchietti nere lucide e barre al tetto nere. Si tratta di un equipaggiamento intermedio, sufficientemente accessoriato occupando di fatto la parte centrale della gamma dei veicolo. Sicuramente una scelta razionale all’interno della gamma di Compass.

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Passando alla dimensioni, si ritrovano i classici valori da suv di segmento C, con una lunghezza di 4,40 m e 1,82 m di larghezza, per un’altezza di 1,63 m. Tuttavia le proporzioni portano sempre a premiare l’aspetto su strada di Compass, capace di assicurare un look robusto, muscoloso, possente, senza però palesare delle dimensioni difficili da “gestire” soprattutto in città. Il peso sale invece a 1.575 kg in ordine di marcia, leggermente superiore rispetto alla versione endotermica a benzina (ormai non più a listino). La vettura in prova è equipaggiata con la colorazione Blu Shade e tetto nero a contrasto, optional da 1.250 euro.

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Interni e tecnologia

Conosciamo e apprezziamo l’abitacolo di Jeep Compass, con una linea elegante e ben strutturata, capace di essere al tempo stesso ricca di materiali dalla buona fattura e raggiungere un notevole livello di ergonomia. L’allestimento Limited propone di serie la strumentazione digitale da ben 10,25 pollici, con schermo TFT a colori: buona la risoluzione così come l’usabilità, con menù chiari con scorrimento orizzontale o verticale, tutto facilmente gestibile dalla razza sinistra del volante. Al centro della plancia appare invece lo schermo del sistema Uconnect 5 da 10,1”, recentemente aggiornato. È chiaro nella grafica e semplice da utilizzare, con comode scorciatoie touch nella zona inferiore dello schermo. È prevista la connettività wireless per dispositivi Apple o Android, comoda soprattutto durante la guida. Non manca nemmeno il clima automatico bi-zona, chiave digitale elettronica con apertura keyless, retrocamera, fari abbaglianti automatici e Cruise control adattivo.

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Altra peculiarità di Compass è sicuramente l’importante spazio a bordo, potendo vantare ampio margine per le gambe e la testa dei passeggeri posteriori - si riesce a stare comodi anche in tre - oltre a vantare una poltrona posteriore piuttosto comoda e ben sagomata per accogliere anche passeggeri alti più di 1,85 m. Si conclude poi con il bagagliaio, a partire da ben 438 litri, piuttosto generoso per la categoria e la tipologia di veicoli, vantando anche lo schienale posteriore suddivisibile secondo uno schema 60:40. Purtroppo non è di serie la botola centrale, indispensabile per carichi passanti. L’esemplare da noi provato aggiungeva anche Advanced Tech Pack (1.200 euro) che include il lettore della segnaletica stradale, portellone automatico e navigatore satellitare di bordo. A richiesta si possono anche avere il New Park Pack (1.200 euro) che aggiunge sensori perimetrali, telecamere a 360 gradi, monitoraggio dell’angolo cieco e assistente automatica al parcheggio. Il tetto panoramico e apribile ha poi un sovrapprezzo di 1.500 euro. Tantissimi poi gli accessori Mopar con cui personalizzare a 360 gradi l’aspetto e le funzionalità della vettura.

Ibrido mild di Jeep, come va?

Avevamo già provato questa meccanica su Jeep Renegade e-Hybrid e ci era piaciuta per l’aggiunta di comfort e sfruttabilità che può assicurare in città ma, più complessivamente, nell’utilizzo di tutti i giorni. Ma come si comporterà su una vettura più grande e pesante come Compass? Analizziamo prima i dati e le caratteristiche di questo ibrido leggero. Si compone del nuovo 1.5 4 cilindri turbo benzina a ciclo Miller, della famiglia GSE, (Global Small Engine). È in grado di sviluppare 130 CV e 240 Nm di coppia massima ed è abbinato, di serie, al nuovo cambio automatico doppia frizione a sei rapporti. Al suo interno, è installato il piccolo e leggero motore elettrico da 15 kW (circa 20 CV) e ben 135 Nm di coppia, capace di operare con una tensione a 48V e in grado di lavorare autonomamente, alimentato da una compatta batteria agli ioni di litio. Il motore a benzina è di nuova concezione, capace di un rapporto di compressione elevato (12,5:1) con una nuova testata e camera di combustione, doppio variatore di fase e condotti di aspirazione rivisti, specifici per il suo funzionamento.

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La peculiarità di questo sistema è la possibilità di procedere a zero emissioni per un tragitto piuttosto ristretto, a differenza degli altri mild-hybrid che invece attivano il motore endotermico sempre e comunque. In questo modo il motore a benzina può disattivarsi durante le manovre o nelle prime ripartenze al semaforo, per poi riaccendersi nelle fasi successive, per assicurare una spinta più corposa. I due motori lavorano anche in simbiosi, per offrire un’accelerazione più decisa (0-100 km/h in 10,3 s) e fluida. Il motore elettrico aiuta anche nel cambio marcia, colmando il vuoto di coppia naturale che si avrebbe nella transizione tra un rapporto e l’altro. Vi è anche la frenata rigenerativa, così da recuperare energia durante i rallentamenti o quando si alleggerisce la pressione sul pedale del gas.

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Piacevole e più confortevole sicuramente la marcia, grazie ad un sistema più moderno e al passo con i tempi rispetto ai precedenti motori solamente a benzina per Compass. La trasmissione automatica a doppia frizione assicura più semplicità di utilizzo soprattutto in città ma anche in viaggio, adeguandosi maggiormente alla tipologia di uso che si conviene per la vettura. La spinta è più che positiva e non si ha mai l’impressione di volere qualche cavallo in più, mentre lo stesso non si può propriamente dire per la coppia. In alcuni frangenti, soprattutto con aria condizionata accesa e pieno carico, il selettore automatico sembra non essere pienamente al passo con l’aumento dei giri del motore. Predilige sicuramente un utilizzo pacato e turistico e non ama essere particolarmente strapazzato con frequenti ed energiche accelerazioni. Buono anche il comfort, assicurato anche dai frequenti tratti in elettrico che è in grado di coprire, specialmente nel traffico o in generale in città. In viaggio si comporta in maniera egregia, sebbene la presenza di un settimo rapporto di riposo aiuterebbe a far lavorare il motore a giri più bassi, a beneficio del comfort a bordo. Positivo poi come sempre il feeling con la meccanica, lo sterzo e l’impianto frenante, che appare deciso e sicuro anche con pressioni energiche. L’auto è agile e maneggevole, merito anche di un comparto sospensioni capace di sostenere bene anche in curva, limitando beccheggio e rollio: traspare qualche vibrazione di troppo solo in occasione di buche più profonde o sconnessioni secche del manto stradale.

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Consumi e percorrenze

L’ibrido Mild di Jeep è in grado di abbassare i consumi di oltre il 15% rispetto al più obsoleto motore turbo benzina preciso per Compass. In ciclo urbano siamo riusciti a registrare una media di circa 14 km/l, che poi possono salire fino a 16,5 km/l in ambito extraurbano: riesce a raggiungere ottimi valori con velocità comprese tra 60 e 100 km/h. In autostrada, a 130 km/h di Cruise, paga un po’ l’assenza di spinta dell’elettrico e i consumi si stabilizzano su una media di 13 km/l.

Prezzi e considerazioni finali

Il modello da noi provato - Jeep Compass e-Hybrid Limited - si prefigura per essere una delle versioni più razionali e pratiche presenti a listino della gamma. Il prezzo di attacco di Compass è di 37.500 euro ma in allestimento Limited, quasi completo, si arriva a 40.750 euro. Tuttavia, con la promo Online (valida fino al 30 novembre 2023), è disponibile questo modello ad un prezzo promozionale di 36.130 euro o da 312 euro al mese con anticipo di 7.288 euro (per maggiori dettagli rimandiamo al sito di Jeep Italia).

Jeep Compass e-Hybrid Limited risulta così essere un SUV di segmento C spazioso, tecnologico e in allestimento quasi full-optional, ad un prezzo accessibile che la mette in una netta posizione di vantaggio rispetto all’agguerrita schiera di rivali tedesche, le quali però presentano un conto alle volte superiore anche di 10 mila euro.

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