Kia Sportage 2025 Diesel MHEV: il SUV che non vuole arrendersi al tempo

Rinnovata nel design e nella tecnologia, la nuova Sportage dimostra che il diesel ha ancora molto da dire, soprattutto per chi percorre tanti chilometri

Kia Sportage 2025 Diesel MHEV: il SUV che non vuole arrendersi al tempo

Kia Sportage. Trent’anni e non sentirli. Era il 1995 quando Kia presentò la prima generazione della Sportage, un SUV compatto che col tempo sarebbe diventato uno dei modelli simbolo della casa coreana. Oggi, nel 2025, la Kia Sportage si presenta rinnovata con un restyling profondo, mantenendo però intatti i valori che l’hanno resa una delle più vendute nel segmento C: design distintivo, tecnologia accessibile e una qualità costruttiva in costante crescita. La protagonista di questa prova è la versione diesel mild hybrid da 136 CV, un’alternativa sempre più rara in un mercato dominato dall’elettrificazione, ma ancora molto apprezzata da chi macina chilometri ogni giorno.

Design esterno: un’evoluzione armoniosa

Il restyling 2025 porta una ventata di freschezza senza stravolgere la formula vincente della Sportage. Con 4,54 metri di lunghezza, 1,86 di larghezza e un passo di 2,68 metri, il SUV coreano mantiene proporzioni solide e ben equilibrate. Il frontale è quello che cambia di più, con un nuovo paraurti ridisegnato e una firma luminosaStar Map”, la stessa filosofia già vista su EV3 ed EV9, che conferisce alla vettura un look moderno e tecnologico. Calamita lo sguardo e raccoglie apprezzamenti. Sicuramente un approccio polarizzante.

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Le luci Full LED sono più sottili e aggressive, mentre la griglia frontale ha un disegno più profondo e tridimensionale che esalta la larghezza della vettura. Anche il posteriore è stato rivisto con discrezione: la forma dei gruppi ottici rimane riconoscibile, ma adotta una nuova firma luminosa più raffinata, sempre a Led, integrata da un paraurti ridisegnato con estrattore e finitura color alluminio (o nera lucida, a seconda degli allestimenti). I cerchi, fino a 19 pollici nella versione GT-Line, completano il quadro estetico donando alla Sportage un profilo sportivo ma elegante, senza rinunciare alla robustezza di un SUV pensato anche per le lunghe percorrenze. Il bagagliaio da 526 litri, ampliabile fino a 1.715 litri abbattendo i sedili posteriori, la rende perfetta anche per l’utilizzo familiare, oltre ad essere una delle più capienti della categoria.

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Interni: più modernità e qualità percepita

Dentro, la nuova Sportage 2025 compie un ulteriore passo avanti. L’abitacolo, già tra i migliori del segmento - in termini di spazio, ergonomia, praticità e tecnologia - si rinnova con materiali di qualità superiore e una disposizione più razionale dei comandi. L’occhio cade subito sul nuovo volante a doppia razza, - non particolarmente apprezzato - ispirato a quello della Kia EV6, e sulla plancia digitale dominata dal doppio schermo curvo da 12,3 pollici che amplia visivamente l’abitacolo oltre a restituire un tocco maggiormente premium.

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La strumentazione, chiara e personalizzabile, offre tutte le informazioni utili al conducente, mentre il display infotainment integra Apple CarPlay e Android Auto wireless, oltre alla navigazione connessa e ai nuovi servizi Kia Upgrades, che permettono di aggiungere app e funzioni post-acquisto (come YouTube o il pagamento dei parcheggi). Particolarmente riuscita è la soluzione del pannello touch multifunzione, che permette di controllare sia il climatizzatore sia le principali funzioni multimediali. Il tunnel centrale rimane massiccio ma ben organizzato, con numerosi vani portaoggetti, il selettore circolare del cambio automatico DCT e due prese USB-C per la ricarica. L’allestimento GT-Line regala inoltre un’atmosfera premium: sedili sportivi con rivestimenti misti in pelle e tessuto, illuminazione ambientale diffusa e finiture bicolore sulla plancia. L’abitabilità rimane uno dei punti forti: davanti si viaggia comodi, dietro lo spazio per gambe e testa è più che adeguato, anche per passeggeri alti. Su alcune versioni sono disponibili anche i sedili posteriori riscaldabili, tetto panoramico e molti altri accessori spesso non disponibili per le concorrenti.

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Prova su strada: equilibrio tra comfort e razionalità

Sotto il cofano, troviamo l’ormai consolidato 1.6 CRDi MHEV da 136 CV, un quattro cilindri turbodiesel che aggiunge anche un sistema mild hybrid a 48V. Si può abbinare al cambio manuale a 6 marce (280 Nm di coppia) oppure all’automatico DCT a 7 rapporti (320 Nm). La versione in prova è quest’ultima, che rappresenta la scelta ideale per chi viaggia spesso e cerca fluidità, oltre ad un maggior comfort in tutte le situazioni. Si tratta senza grandi dubbi della versione più gettonata da chi dovrà macinare svariate decine di migliaia di chilometri all’anno. Il motore, nonostante la cubatura contenuta, si dimostra pronto e regolare, seppur non riesca pienamente a tenere il “passo” con alcune competitor che invece vantano un 2.0 – più elastico e reattivo. Spinge con sufficiente decisione ai medi regimi e mantiene una discreta elasticità anche in ripresa, aiutato dalla componente elettrica che interviene nelle fasi di partenza e accelerazione, riducendo consumi e vibrazioni. Il rumore tipico dei diesel è presente – soprattutto dall’esterno, più che in altri propulsori teutonici - ma ben filtrato dall’abitacolo, tanto che in autostrada si viaggia in un comfort acustico paragonabile a quello delle versioni benzina.

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Lo sterzo è piuttosto leggero ma preciso, adatto principalmente alla guida urbana, mentre su strade extraurbane si apprezza la buona stabilità dell’assetto, che rimane neutro anche nei cambi di direzione più rapidi. La taratura delle sospensioni tende al rigido soprattutto nelle versioni GT Line e GT Line+. Infatti, con i cerchi da 19” si percepisce qualche asperità sulle buche più marcate o sul pavé cittadino. La trasmissione DCT si comporta in modo eccellente, con passaggi di marcia rapidi e quasi impercettibili in modalità automatica. La modalità manuale, gestibile tramite i paddle al volante, è utile nelle fasi di sorpasso o nelle discese più impegnative, ma quasi mai adoperata durante le due settimane di prova. Nel complesso, la Sportage trasmette una sensazione di sicurezza e controllo, risultando intuitiva da guidare e rilassante nei lunghi viaggi. Il consumo medio reale si attesta attorno ai 6,0 litri/100 km, ovvero 16,5 km al litro, un valore adeguato per un SUV di queste dimensioni e potenza. Alcune rivali tedesche sono in grado di fare meglio, soprattutto nei frangenti autostradali, nei quali non si discosta dai 14,5 km al litro.

Foto copertina Kia Sportage 2025

Tecnologia e sicurezza

La dotazione ADAS è al vertice del segmento e conferma l’impegno di Kia nella sicurezza attiva. Troviamo di serie il Cruise Control Adattivo, il mantenimento di corsia (LKA), il Blind Spot Collision Warning, la frenata automatica d’emergenza (FCA) e il riconoscimento dei segnali stradali. In tale ottica, però, i “Bip” e i segnali acustici durante la guida sono fin troppo invasivi e rischiano di disturbare il conducente.
L’assistente di guida semiautonomo Highway Driving Assist combina cruise adattivo e mantenimento di corsia, consentendo alla vettura di seguire in autonomia il traffico fino a velocità autostradali. A completare il pacchetto, i sensori anteriori e posteriori, la telecamera a 360°, e l’assistenza al parcheggio intelligente, che permette di manovrare la vettura anche da remoto.

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Prezzi e allestimenti

La Kia Sportage 2025 Diesel MHEV parte da 36.000 euro nell’allestimento Business, già completo di cerchi in lega, fari LED, sistema multimediale con doppio schermo e pacchetto ADAS completo. Salendo di livello si arriva alla GT-Line (43.500 euro), più sportiva e curata, che aggiunge dettagli estetici specifici, sedili sportivi e cerchi da 19”. Per la GT Line Plus da noi provata, si toccano i 46.500 euro. La gamma diesel rimane una delle più interessanti per chi cerca un SUV equilibrato nei costi di gestione e nelle prestazioni, e la formula mild hybrid consente di mantenere basse le emissioni (130 g/km di CO₂) pur offrendo un’esperienza di guida solida e piacevole.

Considerazioni finali

La Kia Sportage 2025 Diesel MHEV rappresenta un raro esempio di equilibrio in un mercato in rapida transizione verso l’elettrificazione. Non è un’auto emozionale, ma è estremamente coerente: confortevole, ben costruita, sicura e tecnologica. Il motore diesel, pur rumoroso in avviamento, resta la scelta ideale per chi percorre molti chilometri e cerca autonomia e consumi contenuti. Il restyling ne rafforza il design, migliora la tecnologia di bordo e aggiorna l’esperienza di guida con una dinamica più raffinata e fluida.

In sintesi, la nuova Sportage continua a essere uno dei punti di riferimento nel segmento C-SUV: una compagna di viaggio moderna, affidabile e concreta, che dimostra come il diesel, se ben fatto, abbia ancora ottime ragioni per restare.

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