Milano - Il telefono squilla in continuazione, dall’altra parte del cavo sempre la stessa domanda: a che ora si parte e da dove. I compagni si fanno in quattro: c’è chi prende le prenotazioni, chi prepara gli striscioni, chi stampa i volantini. I centri sociali di Milano si preparano a invadere Vicenza. Ognuno fa da sé, dopo che due giorni fa Rifondazione ha rinunciato al treno speciale, battezzato pomposamente Strike war express che sarebbe dovuto partire dalla stazione Centrale alle 10,30 di oggi, per dissociarsi dalle manifestazioni di solidarietà espresse dal centro sociale Vittoria agli arrestati per le inchieste sulle nuove Br. Annullamento «inevitabile - spiega Daniele Farina, deputato Prc e storico portavoce del Leoncavallo - dopo le inconciliabili posizioni sui fatti sotto inchiesta a Milano».
Ecco perché il centro sociale Leoncavallo partirà per Vicenza con i suoi pullman «pacifici», insieme con Cgil, Fiom, Arci, Rifondazione comunista, Verdi e altre associazioni alle 9.30 da Porta Venezia. Un euro in più costa il viaggio a bordo dei torpedoni del centro sociale Vittoria che partiranno alle 9,30 dalla stazione Garibaldi. Il costo rimane di 12 euro, come il prezzo popolare del treno speciale. Dieci centesimi in più costa, invece, salire sui bus del Torchiera che partirà alle 10 dal piazzale del Cimitero Maggiore, dove sorge il centro sociale. Sul sito della Cascina Autogestita Senzacqua Torchiera compare anche un piccolo suggerimento: «Portare un colapasta». «Scolapasta» che nel gergo dei compagni significa «casco», «sinistramente» traducibile in «preparatevi agli scontri». Ultimo invito «Non fate i pigri ascoltate l’antimilitarista che è in voi».
Più agguerriti quelli del Cantiere che, in assenza di treno speciale hanno deciso di prenderselo, ovviamente a «prezzi popolari», che tradotto significa «senza pagare»: «Alle 10,30 dalla Stazione Centrale saliamo sul treno per Vicenza, pratichiamo l’autoriduzione del biglietto che pagheremo 5 -10 euro - rispondono - torniamo alle 20.55». «Chi l’ha dura la vince» recita il proverbio cui si ispirano gli autonomi che con assoluta tranquillità danno per scontato non solo di arrivare a Vicenza ma addirittura tornare con lo stesso metodo per ora di cena, con tanto di «scolapasta» sotto braccio.
Stessa ora e stesso luogo per i ragazzi della Casa Loca di viale Sarca, che subdolamente fingono di avere a disposizione un treno speciale: «appuntamento alle 10,30 in Centrale per il treno speciale» dicono al telefono.
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