
«Se in questa settimana non fossero intervenuti fatti che abbiamo definito come attività di short selling nei riguardi della nostra casa di moda, sarebbe stato preferibile, e un poco meno impegnativo tanto per me che per i due ceo e l'investor relator; ma quanto è avvenuto fa parte dell'essere quotati in Borsa e delle sue regole. Nel merito ho ricevuto una quantità innumerevole di testimonianze di apprezzamento». Brunello Cucinelli ha commentato così ieri l'attacco del fondo Pertento e di Morpheus Research. Si tratta di una «società di ricerca registrata in Delaware e costituita nel 2025 che dichiara di detenere posizioni corte sul nostro titolo e che ha messo in discussione la correttezza del nostro operato» in Russia, ha sottolineato Cucinelli in occasione della presentazione dei conti a fine settembre. L'imprenditore stilista ha infatti presentato in anticipo i risultati dei primi 9 mesi dell'anno, archiviati sfondando il tetto di 1 miliardo di ricavi: la crescita a cambi correnti sullo stesso periodo del 2024 è del 10,8% e dell'11,3% a cambi costanti. Secondo il report di Morpheus, l'azienda, a fronte di un presunto eccesso di magazzino, sarebbe stata costretta a ridurre le proprie giacenze incrementando le vendite nel canale multibrand, con conseguente aumento degli sconti sui capi invenduti, compromettendo così l'esclusività del brand e ricorrendo al mercato russo in violazione delle norme comunitarie. Una tesi confutata da Cucinelli che ribadisce la «sana gestione del magazzino» con una «giusta ed equilibrata» incidenza sulle vendite intorno al 28-29%. Il peso di questo mercato risulta pari all'1,4% al 30 settembre 2025 rispetto al 2,7% al 30 settembre 2024 (2,4% la relativa incidenza al 31 dicembre 2024). «Il business in Russia è come una candela che si sta consumando«, per effetto della riduzione delle scorte» nel Paese che sono state vendute, e «della riduzione dei dipendenti per via delle dimissioni volontarie», ha spiegato anche il ceo Luca Lisandroni nel corso della conferenza telefonica con gli analisti. Cucinelli ha poi annunciato che oggi si terrà un'assemblea generale «per spiegare a tutti quanto è avvenuto». Tornando ai conti, il gruppo conferma un aumento del fatturato «intorno al 10% anche per l'anno 2026». Lo stilista definisce «molto, molto positiva» la crescita nelle Americhe, in aumento del 9,2% (+10,8% a cambi costanti).
«estremamente solida» quella in Europa, con un incremento dell'8,9% (+8,6% a cambi costanti) e «ottimi» i risultati in Asia, in crescita del 15,6% (+15,6% a cambi costanti). Il canale retail ha registrato un +11,4% mentre quello wholesale un +9,7 per cento.