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Aptera, l’auto a energia solare verrà assemblata a Modena

Aptera punta su Modena per raggiungere la produzione su scala industriale. Il veicolo elettrico ha un'autonomia fino a 1.600 chilometri e sarà commercializzato nel 2023

Aptera, l’auto a energia solare verrà assemblata a Modena

La californiana Aptera Motors ha stretto un accordo con CPC Group di Modena per produrre il telaio in compositi in fibra di carbonio, materiale che consente di dare corpo a forme complesse che può essere stampato a pressione in modo da ridurre i tempi di produzione.

La Motor Valley si arricchisce così di una partnership che ne accentua il prestigio ed è proprio grazie a CPC che Aptera intende iniziare a soddisfare la domanda di veicoli a partire dal 2023 dopo i rinvii causati dalla pandemia. Su strada però esistono già diversi prototipi che restituiscono l’idea delle forme e dell’efficienza del veicolo.

L’efficienza di Aptera

Aptera è un veicolo elettrico in grado di fare 1.600 chilometri con una sola ricarica e dotata di pannelli fotovoltaici per una superficie di circa 3 metri quadrati (700W) che permettono di accumulare autonomia fino a 64 chilometri al giorno.

È una due posti con tre ruote dalla forma aereodinamica che ha già ricevuto 37mila pre-ordini e che, attualmente, viene prodotta in 40 esemplari al giorno in uno stabilimento di Carlsbad (California).

Stando ai dati forniti dall' Electric Vehicle Database (non aggiornatissimo ma esaustivo quel tanto che basta) la capacità di percorrenza media di una vettura elettrica è di 341chilometri, questo fa dei 1.600 chilometri di auntonomia della Aptera Gamma una vettura futuristica dal punto di vista dell'efficienza e riapre il dibattito tra i sostenitori e i detrattori della mobilità elettrica.

Il prezzo del modello base è di 26.000 dollari (24.500 euro circa), ha trazione anteriore e un motore da 100 kW che consente un’accelerazione da 0 a 100 chilometri orari in 5,5 secondi. Il modello più costoso raggiunge i 45.000 dollari (42.300 euro).

C’è anche una versione con trazione integrale da 150 kW con accelerazione da 0 a 100 in 3,5 secondi.

Le batterie disponibili sono da 25 kWh, 40 kWh, 60 kWh e 100 kWh. Al di là delle specifiche tecniche, è un veicolo che andrebbe osservato soprattutto dal punto di vista delle prestazioni, che insegnano qualcosa a tutto il comparto dell’auto elettrica, ancora logicamente lontano dal garantire autonomie in linea con quelle di Aptera, veicolo capace tuttavia di dimostrare che dal punto di vista dell’efficienza si può fare di più.

Assaggi di futuro

A ottobre del 2022 Aptera Motors ha stretto un'alleanza con Maxeon Solar Technologies, azienda con base a Singapore e costola del gigante californiano Sun Power Corp, per la produzione di quelli che la casa automobilistica ha definito "pannelli solari curvi e ultraleggeri" destinati alla maggiore efficienza.

L'obiettivo è quello di ridisegnare la mobilità ed è in questo contesto che trovano una ragione propria i pannelli fotovoltaici di cui è dotata l'Aptera Gamma, capaci di fornire energia per spostamenti fino a 64 chilometri semplicemente parcheggiando l'autovettura.

Tra le considerazioni fatte da Altera Motors ce n'è una degna di riflessione: chi possiede una Altera Gamma può muoversi su brevi tragitti senza ricorrendo solo saltuariamente alla ricarica e, benché sia un'affermazione che necessiti una prova esperita sul campo, ha i contorni di una chimera ambita da chiunque veda nella mobilità elettrica un futuro sostenibile.

Il ruolo di CPC Group

L’azienda modenese fornisce i materiali per il Binc (il corpo in carbonio) del veicolo, le cui parti possono essere riciclate fino a cinque volte, andando così a impattare sul ciclo di vita e sulle emissioni di anidride carbonica. Inoltre, parte dell’assemblaggio viene svolto negli stabilimenti modenesi del gruppo.

La scelta di Aptera è strategica, perché ha trovato in Cpc Group il partner capace di dare alle proprie vetture una certificazione di qualità, anche in virtù del fatto che l'azienda di Modena ha giò collaborato con McLaren e Ferrari.

L’azienda si profila nelle lavorazioni meccaniche e nei materiali compositi ed è presente sul mercato dal 1959, un esempio di impresa italiana capace di innovarsi, inserita peraltro nella Motor Valley che è culla di marchi come Ferrari, Lamborghini, Ducati e Dallara.

I veicoli elettrici e l'Italia

A novembre del 2022, in Italia, i veicoli elettrici immatricolati rappresentano il 3,7% del totale del parco circolante, cifra peraltro in calo rispetto al 4% del 2021. Sulle strade dell'Europa del Nord si conta una vettura elettrica ogni 7 veicoli (il 14%)

A pesare sulla diffusione della mobilità elettrica concorrono diversi elementi, a partire da una politica di incentivi poco allettante fino alla scarsa distribuzione di infrastrutture per la ricarica, fronte quest'ultimo sul quale si sta intervenendo.

Non da ultimo, e questo non riguarda soltanto le vetture elettriche, inflazione e incertezza hanno obbligato gli italiani a rivedere le proprie priorità, in un momento di congiuntura che è foriero di dubbi e preoccupazioni.

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