L'auto in Europa: vendite stagnanti, cinesi scatenati

Mercato controcorrente rispetto al resto del mondo che ha già recuperato il "rosso" del periodo pandemico. Stellantis fa -3% a maggio con Alfa Romeo, Jeep e Peugeot unici marchi positivi. Sprofonda Lancia (-80,2%). Parte da questi numeri la sfida del nuovo ceo Filosa

L'auto in Europa: vendite stagnanti, cinesi scatenati
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Nel mondo le immatricolazioni di auto salgono, recuperando le perdite causate dal periodo della pandemia, tranne che in Europa dove il mercato resta fiacco: +1,9% lo scorso maggio e +0,1% da gennaio. In pratica, le immatricolazioni nell'Europa Occidentale sono state, nei 5 mesi, 5.572.458, di cui 1.113.194 a maggio. Continua, dunque, la fase di stagnazione e, per giunta, su livelli più bassi del 19,7% di quelli del 2019, cioè precedenti la crisi innescata dal Covid-19. E nel resto del mondo? Nel 2024 è stata addirittura fatta registrata una crescita, rispetto al 2019, del 7,5%. Le ragioni di questa disparità le spiega Gian Primo Quagliano, presidente del Centro studi Promotor: "Tutta colpa della politica dell'Ue che ha imposto la transizione all'auto elettrica a suon di diktat ai cittadini, agli Stati aderenti e alle case automobilistiche. Queste ultime anche destinatarie di multe miliardarie".

L'analisi dei singoli mercati più importanti: rispetto al 2024 la situazione migliore appare quella della Spagna dove le immatricolazioni complessive sono in crescita del 13,6% anche per effetto della necessità di sostituire le molte auto danneggiate dall'alluvione che ha colpito, in particolare, la regione di Valencia. Segue il Regno Unito (anche se extra Ue) in cui le immatricolazioni crescono del 2,8%. Quindi, Italia (-0,5%), Germania (-2,4%) e Francia (-8,2%). Da parte delle case automobilistiche cinese, come rimarca il Centro studi Promotor, continua "la marcia trionfale". Saic, per esempio, che propone i modelli Mg, registra a maggio un +22,5% (+29,3% da gennaio al mese scorso) che vale una quota mercato del 2,3%. Le auto elettriche vedono il loro peso in aumento, ma sempre sotto le aspettative di chi vuole imporre a tutti i costi questa tecnologia a partire (si vedrà) dal 2035. Nell'intera Europa Occidentale, nei primi cinque mesi dell'anno, le auto elettriche immatricolate hanno raggiunto una penetrazione del 17,1% rispetto al 13,4% dello stesso periodo del 2024.

"In questo quadro - aggiunge Quagliano - importante è certamente la dichiarazione del premier italiano Giorgia Meloni alla Camera che ha recentemente affermato che il settore automobilistico europeo sta attraversando una crisi profonda che ci impone di rispondere con coraggio. Ma quello che manca è proprio il coraggio da parte di chi governa l'Ue, il coraggio di ammettere che sono stati commessi errori colossali e che il tempo per rimediare, ammesso che sia ancora possibile, è sempre più stretto".
Lo scorso maggio le immatricolazioni di Stellantis sono calate del 3% (-8,4% da gennaio).

Positivi solo i marchi Alfa Romeo (+21,5%), Peugeot (+7,5%) e Jeep (+1,9%).. Di Lancia il dato peggiore: -80,2% (-72,8% nei primi 5 mesi dell'anno). Partirà da questi dati la sfida di Antonio Filosa, dal 23 giugno nuovo ceo del gruppo con al vertice John Elkann.

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