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Bagni chiusi, i bambini non fanno pipì

Bagni chiusi, inagibili e sporchi nella scuola elementare di via Mantegna 10: i bambini sono costretti a tenersi i bisogni per tutta la giornata o a fare un'estenuante fila in attesa del proprio turno. La denuncia parte dagli stessi genitori dell'istituto comunale che lamentano una «grave situazione di degrado», un'emergenza che ha spinto mamme e papà a organizzare una raccolta firme di protesta da consegnare alla direttrice. Sempre i genitori lunedì prossimo compiranno un'ispezione nell'istituto per controllare l'esatta situazione dei bagni e si preparano a denunciare tutto alla Asl.
«I bagni sono sporchi - racconta una mamma mentre attende l'uscita del figlio dall'istituto -. Spesso i bambini si tengono i loro bisogni perché non sopportano l'odore che si respira».
Spiega un altro genitore che ha il figlio in quarta: «La palestra è utilizzata anche dai ragazzi delle medie e dagli iscritti alle associazioni sportive che si allenano nel pomeriggio. Normale che poi si creino ulteriori emergenze igieniche». Non è finita: «Le porte di diversi bagni sono chiuse con il nastro adesivo perché si aspettano lavori di manutenzione stabiliti ormai anni fa - ha spiegato Roberto Furlan, presidente dell’assemblea genitori di Mantegna -. In alcune aree dell'istituto il numero di water agibili è inferiore a quello minimo stabilito dalla Asl, e cioè di una tazza per classe».
Furlan racconta che nelle prossime ore analizzerà gli esiti della raccolta firme organizzata dai genitori e annuncia che lunedì «ispezioneremo tutti i bagni dell'istituto. Solo così potremo sapere con precisione il numero di water utilizzabili: siamo pronti a segnalare la situazione alla Asl perché spesso gli alunni sono costretti a tenere i propri bisogni per tutto il giorno».

Immediata la replica del vicesindaco Riccardo De Corato (la manutenzione ordinaria delle scuole elementari spetta al settore comunale Lavori pubblici): «Abbiamo ristrutturato fino a 200 edifici figuriamoci se non mettiamo a posto due bagni. Ogni giorno riceviamo telefonate dai dirigenti e abbiamo in corso appalti con le imprese addette. Un privato può chiamare un idraulico e risolvere la questione in ventiquattr’ore, il Comune ha tempi diversi».

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