Sfida salvezza, con buona pace di chi ipotizzava una partita dallesito scontato. Lazio-Livorno, match in programma oggi alle 15 allOlimpico, ha lobbligo di rappresentare per i biancocelesti una sorta di fuga dallarea bassa della classifica mentre dallaltra parte il romanista Serse Cosmi medita lennesimo scherzetto dopo quello fatto ai giallorossi alla sua prima uscita sulla panchina amaranto, lo scorso 25 ottobre.
Certo, con tutta la simpatia per l«uomo del fiume», sarà difficile che listrionico Serse ripeta limpresa contro lundici di Ballardini, squadra che negli ultimi 180 minuti di gioco ha prima ritrovato il successo casalingo (Lazio-Genoa 1-0) e poi buone trame di gioco (contro lInter). Ballardini comunque non si fida dellantagonista di turno e fra un tentennamento e l'altro (tridente si o no?) non vuole cali di concentrazione. «È una sfida molto delicata - spiega - contro una squadra che nelle ultime partite ha fatto buone prestazione e tanti punti. Saranno concentratissimi, tutte le loro energie sono per il raggiungimento della salvezza». Poi ha aggiunto: «Abbiamo lavorato molto come era giusto che fosse. Adesso dovremmo essere pronti per questa seconda parte di stagione».
Formazione: giocherà Muslera fra i pali, Lichtsteiner e Kolarov agiranno sulle corsie esterne, Baronio e Firmani faranno coppia davanti alla difesa formata da Diakitè (che sostituisce lo squalificato Stendardo), Siviglia e Radu. In attacco spazio al tridente Zarate-Rocchi-Floccari, con largentino e lex genoano pronti a muoversi alle spalle del capitano. Il tecnico sè poi soffermato a lungo con i cronisti per analizzare la questione Pandev. «Ci sta anche che uno voglia andar via o desideri andare a guadagnare da unaltra parte, ma non ci sta che dica che sia stato messo in una gabbia senza assistenza medica», ha affermato. Poi ha aggiunto: «Il giocatore è stato sempre rispettato, ma soprattutto si devono rispettare i ruoli e le persone più anziane. In aula ho solo detto che il giocatore si allenava con la squadra per tutta la settimana fino alla vigilia della partita. Probabilmente chi dice cose non sempre vere è perché ha interessi particolari, mancando di etica e professionalità».
Il «Balla» ha detto anche la sua sulla questione morale innescata da Claudio Lotito. «Da uomo di calcio - ha spiegato - dico che vengo da un periodo in cui il giocatore era di proprietà delle società, che dettavano le regole, forse anche troppo. Probabilmente oggi i giocatori hanno un potere esagerato. Credo che in questo momento sia giusto che lo società abbiano più forza trasparente, non arrogante. Non credo sia giusto che un giocatore con un contratto possa avere tutti questi diritti in più rispetto alle società. Ora mi sembra che gli atleti abbiano molto potere e le società siano quasi in balìa, a parte le grandi società».
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