Sarà il primo titolo della nuova stagione per il Balletto della Scala. Si tratta della versione di La Sylphide di Pierre Lacotte, realizzata nel 1972 per la televisione francese e poi portata in scena all'Opéra di Parigi, ricostruita filologicamente da quella di Filippo Taglioni sulla traccia di documenti originali scoperti dallo stesso Lacotte mentre lavorava a un libro sul balletto romantico. Sarà lui stesso, domani alle 17.30, a raccontare la sua opera. Lappuntamento fa parte degli «Incontri sul balletto» e sarà ospitato nel Ridotto di palchi Arturo Toscanini (lingresso è libero fino a esaurimento posti, vi si accede dallingresso principale della Scala).
Lopera si presenterà dunque anche come un vero omaggio a Filippo Taglioni, alla scuola italiana e a Maria Taglioni, la prima Silfide, prototipo della danzatrice romantica e immagine simbolo del balletto sulle punte. Pierre Lacotte, che sta curando personalmente le prove della Compagnia insieme alla assistente Anne Salmon, nellincontro di domani illustrerà le tappe della sua ricerca e lo studio dei documenti che lo hanno portato a realizzare questo adattamento e recupero della prima Sylphide. «Linventario dettagliato dei costumi, i disegni del coreografo, le critiche che descrivevano linanellarsi dei passi, le partiture annotate che spiegavano tutto lallestimento, tale è stato il frutto di una ricerca appassionata che ho condotto attraverso tutta lEuropa - scrive Pierre Lacotte nelle presentazione dellincontro -. È una gioia includere la «Sylphide» nel repertorio del Corpo di ballo della Scala».
Apriranno le recite la étoile dell'Opera di Parigi Aurélie Dupont (15 e 17 dicembre) insieme, per la prima volta, a Leonid Sarafanov, giovane virtuoso del Kirov che dopo l'apparizione nel Gala des étoiles, si presenta finalmente al pubblico scaligero con un balletto a serata; a fine mese attesa anche la presenza di Maximiliano Guerra (28 e 29 dicembre).