Economia

Bce, tassi giù all'1% Trichet: "Non siamo al minimo possibile"

L’istituto di Francoforte ha deciso di tagliare i tassi di 25 punti base portandoli all’1% a partire dal 13 maggio. Trichet avvisa: "Livello appropriato, ma non siamo al minimo possibile". Scajola: "Ora le banche riducano tassi a famiglie e imprese"

Bce, tassi giù all'1% 
Trichet: "Non siamo 
al minimo possibile"

Bruxelles - La Bce taglia nuovamente i tassi. L’istituto di Francoforte ha deciso di tagliare i tassi di 25 punti base, portando il tasso di riferimento all’1%. L'Istituto centrale europeo ha, inoltre, abbassato di 50 punti base il tasso sui finanziamenti ad un giorno che scende all’1,75% mentre ha lasciato invariato allo 0,25% quello sui depositi marginali. "Non abbiamo deciso oggi che l’attuale livello dei tassi sia il minimo possibile", ha detto il presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet, pur sottolineando che al momento i tassi "sono appropriati".

Trichet: "Tassi appropriati" La Banca centrale europea invia segnali che potrebbero indicare un arresto nella sua fase di riduzione dei tassi di interesse. Oggi sono stati nuovamente ridotti, all’1% a partire dal 13 maggio e al livello attuale "i tassi sono appropriati", ha affermato il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet durante la conferenza stampa a seguito del consiglio direttivo. Sono ormai anni che Trichet non faceva ricorso a questo particolare termine, "appropriati", in riferimento ai tassi di interesse, e in precedenza era stato utilizzato quando la Bce segnalava di non essere orientata a modificarli. L’economia di Eurolandia e mondiale continuano ad attraversare una fase di "profonda recessione", ma la Bce rileva che le ultime indagini "suggeriscono una possibile stabilizzazione" del quadro, dopo che il primo trimestre dell’anno si è rivelato "molto debole". Per i mesi a venire l’istituzione monetaria si attende un andamento "molto debole" dell’economia per nel resto del 2009, ma a cui seguirà "una graduale ripresa nel 2010", ha detto Trichet. Nel frattempo le pressioni sul fronte dell’inflazione sono ulteriormente calate, e la Bce prevede che il caro vita permanga all’interno dei suoi livelli obiettivo.

Scajola: "Ora le banche riducano i tassi" "La riduzione del tasso di sconto Bce dall’1,25% all’1% è un ulteriore stimolo all’economia produttiva per superare la crisi e rafforzare quelli che il presidente Trichet ha definto i 'primi germogli' di ripresa». Così il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, ha commentato la decisione della Bce di portare i tassi ufficiali al minimo storico. "Le banche devono ora ridurre i tassi per le imprese e le famiglie, in modo da spingere gli investimenti e i consumi. I segnali di fiducia si vanno intensificando, come ha confermato oggi anche l’indagine di aprile del Centro studi di Unioncamere. Migliora in particolare il rapporto tra imprese e banche anche se c’è ancora quasi il 20% di aziende che dichiarano di aver avuto difficoltà nell’accesso al credito bancario. Ricordo che è pienamente operativo il Fondo di Garanzia per il credito alle Pmi, dotato di 1,6 miliardi di euro, che possono mettere in moto 60-70 miliardi di finanziamenti. Con le modifiche introdotte nel decreto incentivi già convertito in legge abbiamo esteso l’operatività del Fondo anche agli artigiani e abbiamo elevato da 500 mila euro a 1,5 milioni la quota di singolo finanziamento ammissibile alle garanzie. In aprile il ricorso delle imprese al Fondo è aumentato dell’85% rispetto al 2008, mentre il volume dei finanziamenti è aumentato del 63% nei primi quattro mesi del 2009 e questo ha consentito di attivare finanziamenti alle imprese per 1,4 miliardi.

C’è dunque ancora grande capienza e le imprese che hanno difficoltà possono utilizzare il Fondo di garanzia".

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