Il 27 ottobre, in concomitanza, non certo casuale, con la Notte bianca aprirà alla Triennnale la mostra «Annisettanta. Il decennio lungo del secolo breve». Un vero e proprio viaggio nei Seventies quello che propone la mostra, curata da Gianni Canova con lallestimento di Mario Bellini: attraverso installazioni dedicate ad alcuni concetti (viaggio, corpo, corteo, conflitto) che sconvolsero la vita quotidiana e il modo di pensare di quel periodo, bello e terribile insieme, almeno per Milano, e a figure emblematiche (Aldo Moro e Pasolini) i visitatori saranno accompagnati in un tuffo nel passato. Cinema, letteratura, arte, musica, design, fumetto, teatro, moda, comunicazione e sport: tutti gli ambiti e le contaminazioni tra i diversi linguaggi sono rappresentati in questa mostra che mette in luce anche la portata rivoluzionaria di quel decennio.
Tra le opere non potevano dunque mancare i minuti censurati di Salò o le 120 giornate di Sodoma di Pier Paolo Pasolini, nonché Ultimo tango a Parigi di Bertolucci, proiettato in anteprima mondiale a New York il 14 ottobre 72 (in Italia il 15 dicembre) e sequestrato per «esasperato pansessualismo fine a se stesso» la settimana seguente.
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