Come abituarsi all'assenza di una persona: ecco 7 consigli per gestirla

Affrontare l’assenza di una persona cara non è mai semplice, ecco 7 consigli pratici e psicologicamente validi per imparare a gestire la mancanza, accettare il dolore e ritrovare un nuovo equilibrio emotivo

Come abituarsi all'assenza di una persona: ecco 7 consigli per gestirla
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L’assenza di una persona importante nella nostra vita, che si tratti di un amore finito, un’amicizia persa o un lutto, lascia un vuoto difficile da colmare. Il dolore della separazione è universale, ma la capacità di affrontarlo varia da persona a persona. Non esistono formule magiche per “dimenticare”, ma esistono strategie sane e graduali per abituarsi all’assenza e ritrovare un nuovo equilibrio.

1. Accettare il dolore senza vergogna

Il primo passo è non negare ciò che si prova. La mancanza di una persona cara fa male, e il dolore è una reazione naturale alla perdita. Reprimere le emozioni o fingere di stare bene può rallentare il processo di elaborazione.

Consiglio: è utile prendersi del tempo per riconoscere il proprio stato emotivo. Anche solo ammettere a se stessi “mi manca” può alleggerire la tensione interiore.

2. Non forzare i tempi

Non esiste un calendario universale per superare l’assenza di qualcuno. Il dolore cambia forma con il tempo, ma non ha una scadenza prestabilita. Alcuni giorni saranno più leggeri, altri più pesanti: è parte del processo.

Consiglio: è importante evitare confronti con gli altri e rispettare i propri tempi interiori, senza giudizio.

3. Riscoprire la propria identità personale

Una relazione intensa, affettiva o amicale, può portare a costruire la propria quotidianità intorno all’altro. Dopo la perdita, diventa fondamentale riconnettersi con sé stessi e con ciò che si è al di là di quella relazione.

Consiglio: può essere utile riscoprire passioni, abitudini o sogni messi da parte. Anche piccoli gesti quotidiani aiutano a ritrovare il senso di sé.

4. Dare un significato all’assenza

Dare un senso alla perdita non significa giustificarla, ma trovare un modo per trasformarla in crescita personale. Anche il dolore può diventare un’occasione di consapevolezza.

Consiglio: scrivere un diario è un ottimo strumento. Raccontare ciò che si è vissuto, ciò che si è imparato e ciò che oggi si prova può aiutare ad affrontare l’assenza con maggiore lucidità.

5. Cercare connessioni sane

La solitudine può accentuare il senso di mancanza. Anche se l’istinto porta a chiudersi, è importante ricostruire lentamente una rete di contatti positivi.

Consiglio: non servono grandi occasioni sociali. Anche una semplice telefonata, una passeggiata in compagnia o un messaggio sincero possono fare molto.

6. Stabilire piccoli obiettivi quotidiani

Guardare troppo lontano può generare ansia. Al contrario, fissare obiettivi piccoli e concreti dà un senso alle giornate e aiuta a ritrovare stabilità.

Consiglio: iniziare con semplici attività come cucinare un pasto, uscire per una breve camminata o leggere un capitolo di un libro può avere un impatto significativo sull’umore.

7. Valutare un supporto psicologico

Se la mancanza diventa insostenibile o si manifesta attraverso sintomi come insonnia, ansia o depressione, è importante rivolgersi a un professionista della salute mentale. La psicoterapia offre strumenti per elaborare la perdita in modo sano e costruttivo.

Consiglio: non è necessario aspettare una “crisi” per chiedere aiuto. Anche un breve percorso di sostegno può fare la differenza.

Abituarsi all’assenza di una persona richiede tempo, pazienza e, soprattutto, compassione verso sé stessi.

Non si tratta di dimenticare, ma di imparare a vivere diversamente, portando con sé il ricordo senza esserne schiacciati. Il cuore umano ha la capacità di ricostruirsi, di accogliere nuove esperienze e di ritrovare la luce anche dopo le perdite più dolorose.

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