Attacchi di panico, ecco perché aumentano con il caldo

Le temperatura elevate causano disturbi passeggeri che i soggetti ansiosi interpretano come delle vere e proprie minacce

Attacchi di panico, ecco perché aumentano con il caldo
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Secondo recenti stime sono circa 10 milioni gli italiani che ne soffrono e questo numero è destinato a crescere. Stiamo parlando degli attacchi di panico, ovvero eventi caratterizzati da inspiegabili e improvvise sensazioni di ansia e di terrore. Quando questi momenti di estrema tensione si presentano frequentemente in un breve lasso temporale, si parla di disturbo di panico.

Tutti possono sperimentare gli attacchi di panico, tuttavia, secondo la scienza, le donne sono tre volte maggiormente predisposte rispetto agli uomini. Le crisi, autolimitanti e della durata quasi mai superiore ai 30 minuti, si intensificano d'estate e soprattutto nei periodi in cui la colonnina di mercurio sale in maniera vertiginosa.

Qual è il rapporto tra il disturbo e il caldo? Scopriamolo insieme.

Le cause degli attacchi di panico

Le cause degli attacchi di panico non sono ancora note con precisione, si è solo a conoscenza dell'esistenza di fattori di rischio fisici e psicologici che ne favoriscono l'insorgenza. Vi è poi un'altra caratteristica della problematica dimostrata da tempo. Le prime crisi, nella quasi totalità dei pazienti, si verificano in periodi di forte stress.

Dopo i primi episodi si instaura e si rafforza la cosiddetta "paura della paura". L'individuo teme di stare nuovamente male e questo pensiero ansiogeno, divenendo preponderante, limita il naturale svolgimento della vita quotidiana. Esistono alcune circostanze in grado di spianare la strada al disturbo. Tra queste figurano:

  • I traumi fisici e/o psichici
  • I cambiamenti importanti (lavoro, matrimonio, separazione)
  • I lutti
  • Le relazioni conflittuali
  • Le gravi malattie
  • I problemi finanziari
  • La depressione.

I sintomi degli attacchi di panico

Chi li sperimenta parla degli attacchi di panico come dei fulmini a ciel sereno. Infatti essi colgono di sorpresa in qualsiasi circostanza e in qualsiasi momento, sia di giorno che di notte. Gli esperti distinguono due tipologie di sintomi, quelli somatici e quelli cognitivi. Dei primi fanno parte:

  • Il dolore al petto
  • La tachicardia
  • Le vertigini
  • Il tremore
  • L'iperventilazione
  • Le vampate di calore
  • La sudorazione abbondante
  • La nausea e i disturbi addominali
  • Lo svenimento
  • Il formicolio agli arti superiori e/o inferiori.

Sono, invece, manifestazioni cognitive:

  • La depersonalizzazione
  • La derealizzazione
  • Il timore di perdere il controllo
  • La paura di morire.

Attacchi di panico e caldo

Chi soffre di attacchi di panico lo sa bene. L'estate è una stagione critica perché all'aumento della temperatura sembra essere strettamente associato un incremento delle crisi quotidiane. Ma è solo una suggestione o esiste un fondo di verità in questa correlazione? Secondo il modello comportamentale elaborato dagli studiosi Clark e Wells fattori quali l'afa, l'umidità e l'inquinamento delle grandi città sono in grado di innescare e di cronicizzare gli episodi di angoscia.

Le temperature elevate spesso sono causa di disturbi passeggeri (vertigini, affaticamento, ipotensione, dispnea). Per chi non ne soffre queste manifestazioni sono solo fastidiose. I soggetti ansiosi e predisposti alla somatizzazione, invece, considerano la sintomatologia una vera e propria minaccia che viene amplificata dal loro stesso stato d'animo.

L'intensa reazione di allarme in relazione alle sensazioni somatiche spiana la strada alla cosiddetta ansia anticipatoria. I pazienti prestano particolare attenzione alle condizioni climatiche e organizzano la propria vita in base alle stesse. Sono anche estremamente precisi nell'intercettare qualsiasi sintomo o cambiamento corporeo. Qualsiasi "anomalia", infatti, è ritenuta pericolosa. Si entra così nel circolo vizioso della "paura della paura", l'anticamera degli attacchi di panico.

Cosa fare se si soffre di attacchi di panico

Il consiglio più ragionevole se si soffre di attacchi di panico e se gli stessi peggiorano con le temperature elevate è quello di chiedere aiuto ad uno

psicoterapeuta. Oltre che dal rispetto delle classiche regole anti caldo, è possibile trarre giovamento da una serie di semplici ma non banali comportamenti:

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