Cattiva digestione? Ecco i sette motivi più diffusi

 Cattiva digestione?  Ecco i sette motivi più diffusi
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Mangiare in maniera salutare è importante ma anche la buona digestione lo è.

Una cattiva digestione dopo aver mangiato è un problema molto diffuso che può inevitabilmente influenzare la salute dell’organismo. I primi sintomi che fanno da avvisaglia è un senso di pesantezza accompagnato da gonfiore addominale e una strana sensazione di sonnolenza.

A questi sintomi si accompagnano anche nausea, bruciore di stomaco, dolori addominali e meteorismo. Aver digerito male e in maniera difficile è un problema che peggiora consapevolmente con l’età e può diventare invalidante a lungo andare. Sapere quali sono le cause che sono alla base di esso è importante per intervenire efficacemente sull’origine.

Scopriamo i 7 motivi più diffusi che non ci permettono di digerire bene.

Pasti troppo grassi e pesanti

Una dieta ricca di grassi può essere un deterrente. Quando si consumano piatti troppo elaborati il sistema digestivo fa fatica ad elaborarli. Richiedono inevitabilmente più tempo e fatica da parte dell’intestino. In particolare i grassi trans sono quelli che tendono a rallentare lo svuotamento gastrico e quindi a provocare un senso di pesantezza.

Allergie e intolleranze alimentari

Chi soffre di esse ha una risposta immunitaria diversa quando introduce del cibo nell’organismo. Molti alimenti generano con facilità stati infiammatori portando con sé un senso di nausea e malessere dopo aver mangiato. Persone del genere sono più esposte a problemi gastrointestinali come il reflusso gastroesofageo.

Stile di vita e abitudini errate

Chi ha uno stile di vita sedentario e svolge poca attività fisica rischia di digerire male perché ha una motilità intestinale più lenta e poco attiva che può comportare la predisposizione a problemi intestinali come stipsi, gonfiore addominale, senso di pesantezza. Anche l’alcol e il fumo contribuiscono a ritardare lo svuotamento gastrico. In particolare il fumo aumenta la secrezione di acidità a livello gastrico.

Mangiare davanti al pc

È una cattiva abitudine che rallenta i processi digestivi. Questo avviene perché stando davanti al pc si assume una posizione che non è assolutamente congeniale alla digestione. Stomaco e intestino risultano letteralmente “schiacciati” e così rallentano il loro corretto funzionamento.

Periodi di forte stress

Microbiota intestinale e salute mentale sono connessi tra loro. Quando ci si sente sotto pressione inevitabilmente ciò influenza la produzione di serotonina, il famigerato ormone della felicità che controlla anche le secrezioni e la motilità intestinale.

Cambiamenti ormonali

Gravidanza, il ciclo mestruale e la menopausa possono provocare un rallentamento dei processi digestivi. La causa risiede nelle fluttuazioni ormonali che in queste fasi determinate possono causare delle infiammazioni a livello intestinale. Gli estrogeni in particolare aumentano la sensibilità dell'intestino e possono provocare nausea, bruciori di stomaco e gonfiore addominale dopo aver mangiato.

Bere troppa acqua durante i pasti

È importante non eccedere nel consumo di acqua durante i pasti. L’ideale è non berne più di tre bicchieri. Il rischio è di diluire eccessivamente i succhi gastrici rendendo così la digestione più difficile e compromessa.

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