Ernia inguinale: cos'è, i sintomi e le indicazioni per curarla

Tutto quello che c'è da sapere su questa patologia e le indicazioni in caso di intervento chirurgico

Ernia inguinale: cos'è, i sintomi e le indicazioni per curarla
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Con il termine ernia inguinale si indica la fuoriuscita a livello dell'inguine di un viscere addominale. Quasi sempre si tratta dell'intestino; più raramente, invece, è la vescica. Gli uomini hanno una possibilità di soffrire del disturbo 7-10 volte maggiore rispetto alle donne, ciò a causa della marcata dimensione del canale inguinale che rende questa zona assai vulnerabile. Tipica degli individui di mezza età, l'ernia inguinale può anche svilupparsi nei bambini e negli anziani, soprattutto nella parte destra del corpo. Scopriamo insieme quali sono le cause, i sintomi e in che modo si può trattare.

Cause e fattori di rischio dell'ernia inguinale

L'ernia inguinale si forma nel momento in cui la muscolatura addominale subisce un allentamento nei pressi del canale inguinale. Si viene quindi a creare un foro attraverso cui i visceri addominali possono fuoriuscire. Sicuramente il sovrappeso e l'obesità non sono condizioni favorevoli, così come l'attività fisica intensa e prolungata. Attenzione anche alla gravidanza, agli sforzi eccessivi durante la defecazione e alla tosse cronica. Talvolta la problematica non è altro che la conseguenza di un difetto congenito.

Esistono poi fattori di rischio che predispongono alla comparsa dell'ernia inguinale:

  • Sesso maschile;
  • Età avanzata;
  • Familiarità con il disturbo;
  • Nascita prematura;
  • Sedentarietà;
  • Stitichezza cronica;
  • Fumo di sigaretta.

Sintomi e complicanze dell'ernia inguinale

Nella maggior parte dei casi l'ernia inguinale provoca solo una tumefazione visibile che può dare lieve fastidio o essere asintomatica. Nel momento in cui il rigonfiamento si accresce compaiono una serie di sintomi caratteristici, tra cui dolore inguinale, bruciore, sensazione di peso o di corpo estraneo. Negli uomini l'algia può irradiarsi allo scroto, ai testicoli e alla gamba.

Il dolore è la conseguenza della compressione delle terminazioni nervose presenti nel canale inguinale esercitata dal viscere. Si esacerba con gli starnuti, con i colpi di tosse e durante gli sforzi fisici. Al contrario, tende ad attenuarsi se il paziente assume la posizione distesa.

Una delle complicanze più pericolose dell'ernia inguinale è il suo strangolamento che si verifica nel momento in cui essa non viene più irrorata dal sangue. La sintomatologia dell'ernia strozzata include: algia improvvisa e acuta alla zona inguinale, febbre, nausea, vomito, incapacità di defecare e di espellere gas.

Ernia inguinale e chirurgia

Il trattamento dell'ernia inguinale varia a seconda dell'entità dei sintomi. Se essi sono assenti o lievi ci si limita alla sorveglianza attiva. Lo specialista può anche prescrivere l'uso di mutande elastiche contenitive o del cosiddetto cinto erniario. Diversamente l'unica soluzione è l'intervento chirurgico che ha lo scopo di riposizionare il viscere fuoriuscito e di chiudere il foro attraverso una piccola rete in materiale biocompatibile. L'operazione, che può essere classica o laparoscopica, avviene generalmente in regime di day hospital.

Fase pre-operatoria

In previsione dell'intervento il paziente deve:

  • Sottoporsi ad una serie di accertamenti clinici;
  • Smettere di fumare;
  • Sospendere 10-14 giorni prima l'assunzione di farmaci anticoagulanti, antinfiammatori e antiaggreganti.

Fase post-operatoria

Dopo l'intervento il paziente deve:

  • Praticare un'accurata igiene personale;
  • Attendere una-due settimane per la ripresa delle attività quotidiane più leggere;
  • Attendere almeno sei settimane prima di riprendere lavori manuali pesanti;
  • Attendere circa tre mesi prima di dedicarsi ad attività sportive impattanti;
  • Utilizzare uno slip contenitivo solo di giorno;
  • Evitare sollevamenti di pesi;
  • Assumere farmaci lassativi in caso di forte stitichezza.
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