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Trombosi alla gamba, i sintomi da non sottovalutare

Una delle conseguenze più gravi di questo disturbo è l'embolia polmonare

Trombosi alla gamba, i sintomi da non sottovalutare
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La trombosi alla gamba o venosa profonda è un disturbo caratterizzato dalla formazione di un trombo in una vena che, ostruendola, impedisce la normale circolazione del sangue. La problematica è assai frequente (l'incidenza è stimata intorno a 1,6-1,8 casi per mille) e seria. Infatti su 10 persone colpite una perde la vita.

Definita anche "sindrome dal classe economica", la trombosi venosa profonda colpisce soprattutto gli anziani ma non risparmia anche giovani donne e bambini. I rischi aumentano in maniera esponenziale per coloro che trascorrono molto tempo immobili o seduti. Scopriamo ora insieme quali sono i sintomi che devono destare attenzione.

Le cause e i fattori di rischio della trombosi alla gamba

Come già detto, la trombosi alla gamba è l'esito di un anomalo processo di coagulazione del sangue che scorre all'interno di una vena localizzata in una gamba. Nel vaso si forma un trombo, ovvero un coagulo che rallenta o addirittura blocca la circolazione ematica. Ciò si traduce in una sofferenza delle strutture anatomiche a monte dell'ostruzione.

Perché le probabilità di soffrirne sono più elevate per chi sta seduto a lungo? La posizione delle gambe, poiché il ritorno del sangue al cuore è ostacolato dalla forza di gravità, può provocare sintomi da sovraccarico del circolo venoso profondo. Ad aggravare la situazione concorre l'uso di calze o di pantaloni eccessivamente stretti. Esistono fattori di rischio che favoriscono la comparsa della problematica:

  • Predisposizione genetica dovuta a mutazioni nei fattori della coagulazione;
  • Utilizzo della terapia ormonale sostitutiva;
  • Età avanzata;
  • Tumori;
  • Traumi;
  • Gravidanza;
  • Interventi chirurgici importanti;
  • Fumo di sigaretta;
  • Obesità;
  • Indumenti attillati in zona inguinale.

I sintomi e le conseguenze della trombosi alla gamba

La sintomatologia della trombosi alla gamba è subdola poiché i segni clinici possono essere facilmente scambiati per quelli di patologie di origine neurologica (sciatalgia), muscolo tendinea (tendiniti, stiramenti, strappi) e osteoarticolare (osteomieliti, fratture, sinoviti). Il sospetto è fondato nel momento in cui i seguenti sintomi interessano prevalentemente un solo arto:

  • Dolore simile a un crampo;
  • Gonfiore;
  • Sensazione di pesantezza;
  • Edema;
  • Arrossamento;
  • Prurito;
  • Formicolio.

Le conseguenze della trombosi alla gamba sono legate al destino del coagulo. Nella maggior parte dei casi esso si scioglie o aumenta di volume. Il pericolo cresce se va incontro a rottura. In tal caso i piccoli frammenti generati chiamati emboli possono essere trasportati dal sangue al cuore che, a sua volta, li spinge verso le arterie e i polmoni. Si crea così un'emergenza nota come embolia polmonare che si manifesta con algia al petto, difficoltà respiratorie, tachicardia, emottisi.

Quando la malattia è trascurata e il trombo non si dissolve, a distanza di mesi si va incontro alla sindrome post-trombotica facilmente diagnosticabile per via dei suoi sintomi: edema, dolore, dilatazione delle vene superficiali, alterazione dei tessuti (eczema, ulcerazioni, lipodermatosclerosi, pigmentazioni cutanee).

Diagnosi, terapia e prevenzione della trombosi alla gamba

La diagnosi della trombosi alla gamba si basa sull'esecuzione dell'ecodoppler venoso degli arti inferiori, un esame che utilizza gli ultrasuoni per controllare lo stato di salute di vene e arterie. Ad esso si associano analisi del sangue specifiche: test del D-Dimero, proteina C attivata, tempo di protrombina, tempo di tromboplastina e antitrombina.

Gli approcci terapeutici sono tre: farmacologico (somministrazione di anticoagulanti e fibrinolitici), chirurgico (trombectomia) e meccanico (uso di calze elastiche, immobilizzazione).

Prevenire, però, è sempre meglio che curare. Il rischio di trombosi alla gamba si può scongiurare seguendo alcune semplici indicazioni:

  • Fare attività fisica;
  • Mangiare in maniera equilibrata;
  • Idratarsi correttamente;
  • Non fumare;
  • Non eccedere con l'alcol;
  • Indossare abiti comodi;
  • Non esporre le gambe al sole nelle ore più calde della giornata o a fonti dirette di calore.
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