
Occhi puntati sui virus di stagione, un appuntamento purtroppo irrinunciabile che si presenta tassativamente ogni anno e con la consueta puntualità. Il cambio di stagione e gli sbalzi di temperatura hanno permesso ai virus di circolare con più facilità, favorendo un aumento degli stati febbrili, in coppia con tosse, mal di gola e raffreddore.
Una condizione in crescita costante e che ha visto anche il ritorno del Covid, una presenza che non ha stagionalità ma che segna una forte risalita dei sintomi e del contagio. Comprendere la differenza tra quest'ultimo, l'influenza di stagione o un raffreddore classico è l'imperativo di questo autunno. Una necessità impellente per contrastare i malanni nel modo giusto, identificando prima i sintomi per poi agire attraverso la cura più adatta.
Influenza o Covid, tutti i sintomi per distinguerli

La stagione autunnale e quella invernale si preannunciano molto calde, in fatto di virus e stati influenzali, è importante non abbassare la guarda così da contenere la diffusione dei malanni. Per questo è fondamentale imparare a riconoscere i sintomi, così da distinguere l'influenza dagli altri virus in circolazione, Covid compreso. Per quanto riguarda il raffreddore la sintomatologia è legata alla presenza di una congestione nasale, con naso che cola, starnuti frequenti e con irritazione lieve alla gola. La frebbe non sempre è presente e, in tal caso, risulta bassa o lieve.
Invece l'influenza di stagione si manifesta in modo prepotente con un febbre improvvisa e alta, sopra i 38 gradi, accompagnata da mal di gola, forti dolori muscolari diffusi, mal di testa, gli immancabili brividi e spossatezza molto intensa. La sensazione è quella di un forte abbattimento, spesso accompagnato da tosse secca o anche grassa e che colpiscono gli adulti. Mentre per i bambini e gli anziani la febbre può risultare più bassa o anche assente.
Per quanto riguarda il Covid i sintomi posso ricalcare quelli dell'influenza classica, con mal di gola, naso chiuso, tosse in particolare secca, mal di testa, perdita del gusto e dell'olfatto anche se più rari, stanchezza, dolori articolari e muscolari molto pressanti, e spesso anche difficoltà respiratoria. Può palesarsi una febbre medio-alta, con perdita dell'appetito, una forte presenza di problemi intestinali, oppure risultare asintomatica. Quella in circolazione è una delle sotto-varianti della famiglia JN.1, tra cui XFG, e il decorso dura dai 2 ai 5 giorni.
Come curarsi

Per quanto riguarda le cure ci si può avvalere del supporto del medico di fiducia, che potrà suggerire rimedi mirati per ogni singola condizione. A partire dal riposo utile per recuperare le forze, seguito da una valida e costante idratazione, in tandem con medicinali specifici per ridurre le infezioni e la febbre, come antipiretici e antinfiammatori ma solo su consiglio medico, così da agevolare un veloce decorso della malattia. In abbinamento con qualche efficace rimedio naturale, il classico rimedio della nonna, come la zuppa calda o una bevanda calda con il miele. Confortanti, rassicuranti e lenitivi in caso di tosse e infiammazioni respiratorie.
Se invece si sospetta un'infezione da Covid è importante effettuare subito un tampone, quindi procedere con l'assunzione dei medicinali da banco più classici. In particolare se i sintomi sono lievi, ma sempre su indicazione medica. In merito non è presente una normativa specifica, ma per ridurre il contagio è bene rimanere a casa per tutta la durata della condizione. Indossando eventualmente la mascherina, così da impedire la diffusione del virus all'interno delle mura domestiche, in particolare se si è in presenza di persona fragili o a rischio. Dedicando del tempo al riposo, seguendo una dieta sana e idratante e cercando di arieggiare gli ambienti, così da migliorare la circolazione dentro casa.
Per prevenire i malanni di stagione e il Covid si può ricorrere alla vaccinazione, in particolare se si appartiene a una categoria fragile o a rischio.
Prestando maggiore attenzione all'igiene delle mani e indossando la mascherina, in particolare in ambienti affollati dove il contagio potrebbe avvenire in modo più rapido. E nel caso i sintomi dovessero persistere è buona norma chiedere supporto al medico di fiducia, che potrà consigliare la terapia o la risoluzione più utile per agevolare una valida guarigione.