Malattie croniche: quali sono, conseguenze e come conviverci

Sono quindici le malattie croniche più diffuse in Italia e nel mondo. Le ripercussioni in ambito sanitario e sociale sono numerose

Malattie croniche: quali sono, conseguenze e come conviverci

Le malattie croniche sono tutte quelle condizioni patologiche caratterizzate da un lungo decorso e dalla necessità di un'assistenza continuata nel tempo. Secondo l'Istituto Superiore di Sanità, solo in Italia ad esserne affetti sono circa 24 milioni di individui, in particolar modo anziani e donne con più di 55 anni. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato che esse ogni anno uccidono 41 milioni di persone. Tale cifra rappresenta il 71% di tutti i decessi a livello globale.

Quando non conducono alla morte, le malattie croniche sono le principali responsabili di un netto peggioramento delle condizioni di vita del paziente. Si tratta, dunque, di una vera e propria emergenza non solo sanitaria, ma anche sociale ed economica che pesa sui sistemi di assistenza sanitaria di ogni Paese. Sempre l'OMS ha constatato che a farne le spese sono soprattutto i Paesi a basso e medio reddito dove si registrano il 77% di tutte le dipartite.

Le cause delle malattie croniche

L'Istituto Superiore di Sanità ha individuato alcuni fattori di rischio in grado di influenzare la comparsa delle malattie croniche. Spesso una patologia è l'esito della combinazione di più fattori che possono essere così suddivisi:

  • Fattori di rischio modificabili: sedentarietà, alimentazione scorretta, mancanza di attività fisica, consumo di tabacco, abuso di alcol;
  • Fattori di rischio modificabili: età avanzata, predisposizione genetica;
  • Fattori di rischio intermedi: ipertensione, sovrappeso, obesità, iperglicemia, ipercolesterolemia;
  • Fattori di rischio socio-economici e ambientali: inquinamento, invecchiamento della popolazione, urbanizzazione.

Sempre l'Istituto Superiore di Sanità fa sapere che: "Nel loro insieme questi fattori di rischio sono responsabili della maggior parte dei decessi per malattie croniche in tutto il mondo e in entrambi i sessi".

Quali sono le malattie croniche

Abbiamo accennato a quelle che sono le caratteristiche delle malattie croniche. Innanzitutto, poiché il loro decorso è lento, esse interferiscono con l'autosufficienza della persona e in alcuni casi sono anche responsabili di disabilità. Tali disturbi, inoltre, vengono considerati incurabili. Tuttavia la gestione non è impossibile e, oltre alla cura farmacologica e ai controlli periodici, si interviene con cambiamenti nello stile di vita.

Le quindici principali malattie croniche sono le seguenti:

  1. Tumori
  2. Cardiopatie
  3. Asma
  4. Diabete
  5. Ipertensione
  6. Morbo di Alzheimer
  7. Morbo di Parkinson
  8. Insufficienza renale
  9. Ictus
  10. Fibrosi cistica
  11. Patologie respiratorie: BPCO, enfisema polmonare, bronchite
  12. Patologie dell'apparato muscolo-scheletrico: osteoporosi, artrosi
  13. Patologie della vista: glaucoma, retinopatia diabetica
  14. Patologie gastrointestinali: morbo di Crohn, colite ulcerosa
  15. Patologie autoimmuni: celiachia, lupus eritematoso sistemico, sclerosi multipla, artrite reumatoide

Le conseguenze delle malattie croniche

Essere affetti da un disturbo cronico non è affatto semplice poiché le conseguenze sono tante e spesso anche invalidanti. Da un punto prettamente fisico pensiamo, ad esempio, al dolore continuo e all'affaticamento. Il soggetto si sente stanco e così rinuncia a praticare molte attività nel timore di aggravare la sua condizione. Ciò, inevitabilmente, ha delle ripercussioni non rosee sui livelli di energia e sullo stato di forma generale che non può fare a meno di deteriorarsi.

Dover convivere con l'imprevedibilità della malattia e con l'incertezza del futuro significa anche sopportare un notevole carico di stress che si traduce quasi sempre in ansia, stanchezza, problematiche cognitive e del sonno. In questi pazienti viene spesso diagnosticata la depressione poiché la patologia lede l'immagine della persona che, non riconoscendosi più in ciò che è diventata, rimpiange il passato.

Tra le altre conseguenze ricordiamo le difficoltà di relazione, l'isolamento sociale, la solitudine, il senso di impotenza. Ancora le difficoltà lavorative e i possibili problemi finanziari derivanti da queste ultime. La mancanza di denaro, come ben si può comprendere, rende arduo se non impossibile sostenere le spese sanitarie e tale situazione, ancora una volta, si riverbera negativamente sullo stato di salute psicofisica.

Convivere con le malattie croniche

Il Centro di controllo e prevenzione delle malattie ha individuato quattro punti salienti il cui rispetto permette all'individuo di convivere meglio con la propria patologia cronica:

  1. Attenersi al piano terapeutico previsto: innazitutto è essenziale che il paziente comprenda bene la modalità di assunzione dei farmaci e che, in caso di dubbi, ponga tutte le domande che ritiene necessarie agli specialisti. Inoltre egli deve pianificare controlli regolari presso il medico curante e monitorare a casa lo stato di salute, ad esempio misurando la pressione arteriosa e/o la glicemia;
  2. Imparare a conoscere la malattia: il paziente e i suoi familiari possono avvalersi dei programmi educativi offerti sia dalla sanità pubblica che da quella privata;
  3. Praticare una regolare attività fisica: la scienza ha appurato da tempo che il movimento è in grado di controllare il peso corporeo, ridurre il dolore e migliorare il benessere mentale e la qualità del sonno;
  4. Adottare una dieta sana: via libera a verdura, frutta, cereali integrali, latticini, legumi, carni magre, pesce, legumi. Bisogna, invece, limitare il consumo di cibi ricchi di zuccheri semplici, di grassi saturi e di sale.

Malattie croniche ed esenzione dal ticket

Il ministero della Salute fa sapere che le malattie croniche e le condizioni che hanno diritto all'esenzione dal ticket sono individuate in base ai criteri dettati dal decreto legislativo n.124 del 29 aprile 1998. Per poter usufruire di questo diritto è necessario presentare all'Azienda sanitaria locale (ASL) di residenza una certificazione che attesti la presenza di una o più patologie rilasciata da una struttura ospedaliera o ambulatoriale pubblica. Alla domanda vanno allegati:

  • La copia della cartella clinica rilasciata da una struttura ospedaliera pubblica o da una struttura ospedaliera privata accreditata
  • La copia del verbale di invalidità
  • I certificati delle commissioni mediche degli ospedali militari
  • Le certificazioni rilasciate da istituzioni sanitarie pubbliche di Paesi appartenenti all'UE.

L'ASL rilascia così un attestato di esenzione che riporta la definizione della malattia, il relativo codice identificativo e le prestazioni fruibili in esenzione.

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