Metabolismo lento, quali sono le "cause" che lo rallentano

Scopriamo quali sono le principali cause che comportano un rallentamento del metabolismo che provoca aumento del peso, stanchezza cronica e irritabilità

Metabolismo lento, quali sono le "cause" che lo rallentano
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Il metabolismo lento ci rende costantemente stanchi e ci fa accumulare chili di troppo anche se si mangia con una certa regolarità.

Conoscere il proprio metabolismo è un modo per prendersi cura di sé e capire come mai questa macchina sofisticata a volte si inceppa. Il suo compito è importante per l’organismo perché aiuta a trasformare il cibo in quell’energia preziosa che ci consente di portare a termine i propri compiti e attività quotidiane.

Quando non funziona bene e tende a rallentare, oltre alla stanchezza cronica a risentirne è anche la pelle che risulta spenta e tende a seccarsi con facilità. Possono verificarsi anche problemi di digestione e stitichezza cronica. A risentirne è anche il sistema nervoso centrale che ci fa sentire vulnerabili, maggiormente irritabili e frustrati minacciando così il proprio benessere psicologico.

Le cause del metabolismo lento possono essere molteplici. Scopriamo quali sono quelle più diffuse e spesso sottovalutate.

Dormire poco

Il mancato riposo inevitabilmente provoca degli squilibri ormonali. Comporta infatti l’aumento della produzione di un ormone chiamato grelina il quale stimola l’appetito. A risentirne è anche la produzione di un altro ormone, il quello del cortisolo, il famigerato ormone dello stress. L’organismo in queste condizioni tende a lavorare molto di più e a richiedere un fabbisogno di energia maggiore. Quando si dorme poco l’organismo inoltre immagazzina di più e fa fatica a bruciare i grassi .

Saltare i pasti

È l’errore più comune di chi vuole dimagrire. Saltare i pasti ci fa sentire poco energici, svogliati e deconcentrati. Questo avviene perché l’organismo in mancanza di nutrimento durante le ore di digiuno tende ad andare in riserva. Un metabolismo equilibrato invece necessita di pasti regolari. La regola è mangiare poco ma più volte al giorno.

L’effetto yo-yo delle diete

Questo effetto si ha quando si tende ad interrompere improvvisamente una dieta drastica. L’organismo tende così a subire un trauma tanto da far riacquistare di colpo grasso e peso che avevamo perso. Ciò provoca un impatto devastante per il metabolismo che non riesce a rispondere efficacemente ai nuovi stimoli.

Lo stress

Livelli alti di cortisolo influenzano inevitabilmente il senso di appetito invogliando a mangiare di più e a sentire l’esigenza di consumare snack pieni di grassi e zuccheri. Quando l’organismo è stressato fa più fatica a bruciare le calorie.

Allenarsi troppo

Un allenamento intensivo combinato con una dieta restrittiva può inibire il metabolismo. Questo avviene perché il dispendio di energie non trova soddisfacimento nell’introito di calorie o nutrienti forniti. Il corpo percepisce come minaccia il dispendio di energie e allora tende ad andare in riserva con tuti gli effetti annessi.

Mangiare troppi zuccheri

Consumare troppi dolci o bevande zuccherate interferisce con i processi metabolici. Questo accade perché gli zuccheri hanno un effetto sui livelli di glucosio nel sangue tanto da provocare repentini sbalzi glicemici, picchi seguiti da cali che a lungo andare provocano degli squilibri.

Si verificano così alterazioni dell’umore, desiderio di consumare sempre di più alimenti zuccherati e senso di affaticamento improvviso.

Consumo di determinati farmaci

Cure ormonali, ansiolitici, antidepressivi, farmaci antidiabetici possono alterare l’attività metabolica provocando un repentino aumento di peso.

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